Allarme incendi nella discarica di Scala Erre, incontro a Sassari

La situazione della pericolosità della discarica di Scala Erre.

Un incontro della Cisl di Sassari, convocato dal segretario Sergio Mura con la Fit Cisl sassarese, è stato dedicato nei giorni scorsi alla situazione della discarica di Scala Erre, recentemente interessata da nuovi episodi di incendio provocati da comportamenti gravemente irresponsabili da parte dell’utenza. A essere abbandonati nei conferimenti, è emerso, sono stati razzi di segnalazione scaduti, batterie esauste e altri materiali altamente infiammabili e pericolosi.

La riunone.

Nel corso della riunione è stata ribadita con forza “la straordinaria preparazione dei lavoratori del sito”, come sostenuto dal segretario territoriale Fit Lorenzo Piu: “in questi giorni difficili segnati da episodi di incendio causati da comportamenti incivili e pericolosi, hanno dimostrato sul campo un altissimo livello di preparazione, riuscendo a intervenire in autonomia e con tempestività. Come Fit Cisl siamo orgogliosi di rappresentare questi lavoratori e continueremo a sostenerli con determinazione”. Gli incendi sono stati infatti domati in autonomia grazie a tecniche collaudate di soffocamento, attuate con grande professionalità tramite la movimentazione di strati di argilla con l’uso delle pale meccaniche. È solo grazie alla prontezza e all’esperienza di questi lavoratori, sottolineano dalla Cisl, se si è riusciti a evitare danni a persone, strutture e ambiente, contenendo le fiamme prima ancora dell’intervento dei Vigili del Fuoco.

“Il sito di Scala Erre, costantemente sorvegliato 24 ore su 24, dispone ancora di circa sei mesi di autonomia operativa in attesa della conclusione dei lavori per il Modulo 10, previsto per i primi mesi del 2026, che garantirà una capacità aggiuntiva di 150.000 metri cubi. Lanciare un appello forte e chiaro – afferma Piu – perché si faccia una campagna di prevenzione seria e condivisa, per evitare che materiali pericolosi continuino a essere conferiti nella raccolta ordinaria e finiscano per trasformarsi in potenziali inneschi di disastri. È necessaria una maggiore sensibilizzazione civica, ma anche un deciso rafforzamento dei controlli e delle sanzioni da parte delle istituzioni”.

La proposta.

Per la Cisl sassarese e la FIT occorre valorizzare il termovalorizzatore di Tossilo realizzare un moderno impianto di termovalorizzazione a Porto Torres, capace di trattare in sicurezza la frazione non riciclabile dei rifiuti, trasformandola in energia e riducendo il rischio dell’abbandono incontrollato.

Condividi l'articolo