La polemica dopo la decisione del Comune.
Non ci sta il dirigente dell’istituto comprensivo Monte Rosello basso di Sassari, Paolo Zentile, a vedere accorpati i plessi scolastici, da lui presieduti, a quelli di San Donato.
“L’assessore Rosanna Arru ha convocato i dirigenti lo scorso 4 settembre. E da allora è partita un’estenuante e infinita trattativa con l’amministrazione – tuona Zentile -. Un errore di metodo, visto che non vanno convocati i dirigenti ma le rappresentanze sindacali. Inoltre non si è tenuto conto del pensiero del quartiere che è contrario e verrebbe fortemente penalizzato“.
La delibera votata e approvata all’unanimità dalla Giunta sassarese, secondo il preside sconfessa le procedure ordinarie creando un grave precedente. Il tetto minimo di studenti per tenere in vita un istituto comprensivo, infatti, è di 600 alunni. Una cifra raggiunta è superata visto che nel quartiere di Monte Rosello basso il numero di studenti è superiore a 800.
Nessun posto di lavoro a rischio per i 10 docenti che in quanto dipendenti pubblici non verranno licenziati ma, con tutta probabilità, riassorbiti nelle scuole della provincia o dell’isola. Ciò andrebbe a creare un notevole disagio, soprattutto per gli studenti costretti a cambiare istituto scolastico e personale docente.
La linea della Regione, però, rimane quella di non chiudere nessun istituto. Linea che verrà ricordata dai rappresentanti dell’Associazione nazionale presidi che hanno chiesto e ottenuto per i prossimi giorni un incontro con l’assessore Arru.