Concluso a Sassari il procedimento a carico di 9 medici a seguito della morte per aneurisma.
Un’operazione vascolare programmata a Sassari, un peggioramento improvviso delle condizioni del paziente e la successiva morte per aneurisma. È da questo tragico evento che ha preso avvio il processo nei confronti di nove medici dell’Aou di Sassari, chiamati a rispondere dell’accusa di omicidio colposo per il decesso di Carlo Dessole, pensionato sassarese di 73 anni.
L’uomo era stato ricoverato il 5 marzo 2018 al Santissima Annunziata in condizioni critiche. La richiesta era quella di un intervento urgente per un aneurisma dell’aorta addominale. I chirurghi, però, decisero di non operare immediatamente, ritenendo il paziente stabile e in terapia anticoagulante, condizione che rendeva necessaria una sospensione farmacologica di almeno cinque giorni prima di ogni operazione.
L’intervento fu programmato per l’11 marzo, ma la situazione clinica di Dessole precipitò improvvisamente. Nonostante il rapido intervento dei sanitari di turno, l’uomo morì nelle ore successive. Secondo l’accusa, i tempi di attesa avrebbero inciso sulla possibilità di salvare la vita del paziente.
Le perizie disposte dal tribunale hanno rappresentato il fulcro del dibattimento. In particolare, i consulenti tecnici del giudice hanno ricostruito l’evoluzione clinica dell’episodio, sottolineando la correttezza dell’approccio scelto dai sanitari in relazione allo stato del paziente, definito instabile.
Il processo si è concentrato anche sull’accaduto momento in cui le condizioni si aggravarono. Secondo gli accertamenti tecnici, furono attivati tempestivamente i medici reperibili, che operarono con prontezza per salvare il paziente.
Nel frattempo, erano emerse visioni differenti tra i consulenti della Procura e quelli della difesa, in particolare sull’opportunità di anticipare l’intervento. Tuttavia, le perizie super partes hanno confermato l’idoneità della scelta clinica, ribadendo che non vi fu un nesso causale tra l’attesa e la morte.
Alla luce di questi elementi, il tribunale di Sassari ha assolto tutti gli imputati perché il fatto non sussiste.
Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna per sei medici e l’assoluzione per tre. Dopo il verdetto, ha preannunciato impugnazione in appello. Le parti civili si erano ritirate nel corso del dibattimento.