Partigiani lasciati fuori durante il 25 aprile a Sassari, Campus spegne la polemica

La replica del sindaco Campus.

Nessuno è stato tenuto fuori da Palazzo Ducale e a nessuno è stato vietato di entrare. Questa la precisazione dell’amministrazione comunale dopo le polemiche sorte poche ore dopo la cerimonia che si è tenuta nel cortile del Municipio per celebrare il 75esimo anniversario della Liberazione, a cui hanno partecipato il sindaco Gian Vittorio Campus, il presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru e le rappresentanze di tutti i gruppi dell’Assemblea civica: Manuel Alivesi, Mariolino Andria, Mariano Brianda, Francesco Ginesu, Giuseppe Masala, Giuseppe Palopoli, Lello Panu e Laura Useri.

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale aveva inviato un invito a tutte le associazioni combattentistiche e d’Arma, compresa l’Anpi, in cui si chiedeva di individuare e indicare i rappresentanti che avrebbero partecipato alla cerimonia del 25 aprile. Purtroppo nessuna risposta è arrivata, nonostante alcuni solleciti telefonici. Indicare i nominativi avrebbe consentito anche di prevedere delle autorizzazioni specifiche per uscire e arrivare fino a Palazzo Ducale, viste le limitazioni di spostamento legate alla grave emergenza sanitaria.

Stamattina davanti a Palazzo Ducale si è presentato un esponente dell’Anpi. Il portone era aperto durante tutta la breve e toccante cerimonia. Nei limiti di quanto previsto dalle norme che vietano assembramenti, l’ingresso era libero. Nessun’altra associazione combattentistica e d’Arma (reduci, combattenti) si è presentata, coerentemente con la scelta di non indicare un rappresentante per la partecipazione.

“Dispiace – commenta il sindaco Gian Vittorio Campus – che non si sia voluta cogliere l’occasione di dimostrare quel senso di unità sottolineato anche dal Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella, che ha scelto di celebrare da solo, senza alcun seguito, all’altare della Patria, la festa della Liberazione. Purtroppo anche in un giorno come quello del 25 aprile, che avrebbe dovuto suggerire uno sforzo perché si costruisse uno spirito comune, si è voluto creare polemica politica”.

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