Le indagini sul forum Phica, che ha coinvolto anche donne di Sassari.
È stato individuato chi si celerebbe dietro il forum Phica.eu, chiuso dopo uno scandalo legato alla pubblicazione di foto e video appartenenti a migliaia di donne senza il loro consenso. Ha 45 anni, è originario di Pompei e abita a Scandicci. Lui, che si nasconderebbe dietro il nickname Boss Miao e Phica Master, sarebbe coinvolto anche in estorsioni per cancellare i contenuti diffamatori sul forum, che è stato cancellato dopo il pressing mediatico.
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Dai bilanci ufficiali emergono ricavi intorno ai 150 mila euro annui nel 2023 e nel 2024, con utili netti rispettivamente di 69 mila e 65 mila euro. I documenti contabili, tuttavia, non forniscono ulteriori dettagli sull’effettiva attività dell’impresa. Scondo Domani il 45enne avrebbe tentato di estorcere denaro alle vittime del sito fingendosi un collaboratore della Polizia Postale, chiedendo anche 2.000 euro per eliminare i contenuti illegali.
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I reati.
Intanto a Roma si è svolto un vertice in Procura sul caso delle immagini diffuse sia su Phica sia nel gruppo Facebook “Mia moglie” senza il consenso delle donne coinvolte. Le ipotesi di reato al vaglio sono diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, diffamazione ed estorsione.
Donne comuni e politiche coinvolte.
Non ci sono soltanto donne comuni, influencer, donne di spettacolo e content creator ad essere coinvolte come vittime sulla piattaforma Phica, ma anche politiche. Sul forum sono comparsi anche i nomi di alcune donne della politica sarda, come l’assessora Desireé Manca. Sul portale venivano postate foto rubate di donne, anche completamente vestite, ma accompagnate da commenti offensivi e volgari. Altre donne sono state, invece, spogliate con l’intelligenza artificiale.
Sul forum venivano postate anche immagini catturate con spy cam, con consigli su come filmare le donne senza il loro consenso in ambienti privati e pubblici. Molte di queste catalogate per città, nome e cognome. Tra le sezioni anche Sassari e Olbia. Altri contenuti appartengono invece a creator di Onlyfans, rubati da account ad abbonamento e diffusi in modo gratuito sulla piattaforma. Non mancavano nemmeno scatti postati da ex fidanzati o mariti per vendetta. Le indagini vanno avanti per poter restituire una dignità alle tantissime donne violate online.