Polemica a Sassari sui parcheggi al mare pagati con fondi pubblici

La polemica sui parcheggi a mare di Sassari.

L’affitto con fondi pubblici di 40 parcheggi al mare per due mesi, deciso dall’amministrazione comunale di Sassari, ha suscitato forti critiche da parte dell’opposizione. A sollevare la questione è stato il consigliere comunale Antonello Sassu, che ha puntato il dito contro quella che definisce “una scelta populista e priva di utilità per i cittadini sassaresi”. Mentre le strade cittadine cedono sotto il sole estivo e i servizi pubblici mostrano segni evidenti di sofferenza, la Giunta – secondo Sassu – avrebbe preferito finanziare una misura che, a suo avviso, favorirebbe soltanto villeggianti e visitatori occasionali, lasciando indietro proprio chi vive e lavora ogni giorno in città.

L’iniziativa, presentata come un gesto a favore del bene comune, rappresenterebbe in realtà una misura inefficace e simbolica, incapace di risolvere i problemi strutturali della mobilità cittadina e dell’accesso al mare per i residenti. A far discutere è soprattutto l’assenza di criteri di selezione nell’uso degli stalli, che non prevede alcuna priorità per i cittadini sassaresi. “Non ci sarà controllo reale – ha dichiarato il consigliere – e a beneficiarne saranno probabilmente villeggianti e visitatori occasionali. Chi lavora, vive e paga le tasse in città resterà a guardare”.

Nel mirino anche la gestione complessiva del territorio urbano. Strade dissestate, quartieri dimenticati e un trasporto pubblico in affanno compongono, secondo l’opposizione, il quadro di una città che fatica a rimanere in piedi mentre chi la governa sembrerebbe più impegnato a rincorrere consensi immediati. “È l’ennesima iniziativa estiva pensata più per un post sui social che per rispondere ai bisogni veri della popolazione”, ha aggiunto Sassu, che ha definito il progetto un “regalo inutile pagato da tutti”.

L’affondo si conclude con un appello alla trasparenza e alla responsabilità nell’utilizzo dei fondi comunali: “Ogni euro pubblico speso racconta una visione politica. E qui la visione è quella dell’apparenza, non della sostanza”. Secondo il consigliere, l’accesso al mare dovrebbe essere garantito con politiche strutturate, trasporti efficienti e soluzioni che mettano al centro chi nella città ci vive tutto l’anno. “Il mare – ha concluso – non si conquista affittando parcheggi, ma costruendo pari opportunità per tutti“.

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