Medicina sarda in primo piano: premio alle ricercatrici di Sassari e Cagliari

Il premio Rosaria Uras per la medicina a Sassari e Cagliari.

Medicina in prima linea a Sassari e Cagliari con il premio “Rosaria Uras” alle ricercatrici. L’Associazione Culturale e di Promozione Umana “Rosalia Uras Medica”, in collaborazione con i Comuni di Cagliari, Sassari e San Sperate e con il contributo della Fondazione di Sardegna, celebra la IV^ edizione del PREMIO “ROSALIA URAS MEDICA” 2025 con una doppia cerimonia tra Sassari e Cagliari. L’iniziativa è dedicata alla memoria di una donna che, per scelta di vita e professionale, si è generosamente dedicata alla cura del prossimo.

Ad essere premiata domani, mercoledì 22 ottobre a Cagliari, alle ore 19 al Teatro Massimo, in Viale Trento nr 9, sarà la dottoressa Lorena Lubrano Lavadera. A seguire il concerto del Kahil El’Zabar’S Ethnic Heritage Ensemble Quartet.

Il premio 2025, a seguito di esame tra più tesi di Laurea in Medicina e Chirurgia svolto dal Comitato scientifico presieduto dal dottor Raimondo Ibba e composto da professori e professoresse quali Salvatore RubinoAntonella PantaleoPaolo ContuAntonello Pani e PierPaolo Terragni – cui l’Associazione rivolge un sentito ringraziamento per la generosa disponibilità – sarà conferito domani alla dottoressa Lorena Lubrano Lavadera, per la tesi di laurea discussa presso l’Ateneo cagliaritano dal titolo “HER2-low e HER2-ultralow nel carcinoma mammario: valutazione immunoistochimica, confronto inter-osservatore e contributo dell’intelligenza artificiale”, relatrice professoressa Clara Gerosa

Ricordare chi ha dedicato passione, professione e vita a prendersi cura delle persone è un obbligo, quasi, un dovere, certamente un piacere e un esempio per chi intraprende la professione medica: questo il senso intenso e profondo del Premio “Rosalia Uras Medica” 2025, iniziativa organizzata dall’Associazione Culturale e di Promozione Umana “Rosalia Uras Medica” (presidente Paolo Zucca) giunta alla sua quarta edizione e che proprio quest’anno – per la prima volta – assume una dimensione regionale interessando gli Atenei di Cagliari e Sassari

Un riconoscimento destinato ad autori e autrici di tesi di laurea innovative, in materia di difesa della vita, diritti delle persone e delle comunità, discusse presso le Università degli studi di Cagliari e Sassari. Nella serata di ieri a Sassari, Palazzo di Città, il premio è stato conferito alla dottoressa Marta Scolè per la tesi – discussa nell’Ateneo di Sassari – dal titolo: “Understanding the role of gut mucosal immunity in multiple sclerosis towards the development of new therapies”, relatore professor Francesco Cucса.

Una manifestazione che prende forma grazie al supporto delle Amministrazioni di Cagliari, di Sassari e di San Sperate ed al supporto della Fondazione di Sardegna, una due giorni che come scritto si apre a Sassari per proseguire poi il giorno dopo a Cagliari, conservando intatta e rafforzando, la sua valenza e importanza: il premio nasce nel 2021 a un anno dalla scomparsa di Rosalia Uras (sorella di Luciano Uras, fondatore dell’Associazione e del premio), avvenuta il 10 ottobre del 2021.

L’Associazione ha inoltre scelto di adottare il jazz come linguaggio musicale, riconoscendolo come efficace strumento di pace, dialogo interculturale e libertà di espressione. In occasione delle cerimonie di conferimento del Premio vengono infatti organizzati concerti di musica contemporanea. Per questo a chiudere la serata sarà la musica trascinante del Kahil El’Zabar’S Ethnic Heritage Ensemble Quartet.

A corredo della cerimonia del premio sono in programma ulteriori iniziative come dibattiti e momenti di approfondimento aventi a oggetto personalità di spicco della politica, delle professioni e dell’impegno sociale e culturale in Sardegna. Esempi in tal senso sono Emanuele Sanna (medico, pediatra, leader riconosciuto dello schieramento della sinistra democratica sarda, consigliere regionale, assessore della Sanità e della Difesa dell’Ambiente, presidente del Consiglio Regionale e parlamentare); Basiliano Sulis – animatore culturale autodidatta, promotore e organizzatore della rassegna

“Ai Confini tra Sardegna e Jazz” meglio noto come Sant’Anna Arresi Jazz (festival jazz isolano nato nel 1985, tra i più importanti in Europa); Angelo Chessa, medico, figlio del comandante della Moby Prince, Ugo Chessa, e promotore con il fratello Luchino dell’Associazione “10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince ONLUS”, che per decenni ha lottato per ottenere verità e giustizia per i 140 caduti della strage della Moby (1991), ottenendo diverse pronunce in tre differenti inchieste parlamentare che hanno scagionato definitivamente l’equipaggio della Moby da ogni responsabilità sul disastro; Paolo Pillonca, giornalista, scrittore, poeta uno dei massimo esponenti della cultura e della difesa e promozione della lingua sarda. 

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