A Sassari una giornata di visite contro il tumore della prostata

L’iniziativa dell’Aou di Sassari contro il tumore alla prostata.

C’è anche l’unità operativa di Urologia dell’Aou di Sassari tra le strutture che, il 18 marzo, parteciperanno all’(H)-Open Weekend organizzato dalla Fondazione Onda per sensibilizzare la popolazione sul tumore alla prostata.

In occasione della Festa del papà, la Fondazione Onda ha organizzato un weekend di sensibilizzazione che prevede servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi all’interno degli ospedali con i Bollini Rosa e dei Centri multidisciplinari che si occupano di questa problematica di salute, tra cui quelli che hanno conseguito il Bollino Azzurro.

L’unità operativa diretta dal professor Massimo Madonia, che quest’anno da parte di Onda ha ottenuto una menzione speciale, venerdì 18 aprirà i propri ambulatori (primo piano scala D della stecca bianca) all’utenza dalle ore 14 alle ore 20. L’Urologia offrirà la prima visita urologica, il consulto e l’impostazione di un percorso urologico di prevenzione nelle strutture Aou e, laddove necessario, un controllo per approfondire con esami o ulteriori controlli un eventuale sospetto di patologia oncologica. Sarà necessario prenotare la visita al numero 079 22.81.18.

In Italia il cancro della prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile e rappresenta il 18,5 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo: le stime relative all’anno 2020 parlano di 36.074 nuovi casi l’anno a livello nazionale. “L’incidenza è altissima – afferma la dottoressa Giusy Romano che segue l’iniziativa per l’Urologia – la letteratura scientifica dimostra quanto la ghiandola prostatica nei pazienti sopra i 50 anni tenda a sviluppare un tumore. I nostri studi nell’area urbana e interurbana del sassarese dimostrano un sensibile aumento dell’incidenza rispetto al resto dell’isola e di altre aree d’Italia“.

“Aldilà dell’incidenza, la vera sfida – prosegue la dottoressa – è incrociare i tumori che sono suscettibili di trattamento prima ancora che siano complicati o avanzati, bilanciando le scelte terapeutiche e il tipo di benessere dopo trattamento”. È chiaro che la sensibilizzazione della popolazione su una corretta informazione, prevenzione e diagnosi rivesta sempre un ruolo importante. “La mancata educazione sanitaria lascia ai pazienti molti dubbi sulla patologia prostatica perfino sull’esistenza della prostata nell’organismo. Ancora oggi la quasi totalità delle diagnosi di tumore prostatico clinicamente significativo avviene in pazienti che non hanno eseguito i controlli urologici di prevenzione, per reticenza o perché spesso ignorano la presenza della prostata stessa, a meno che non abbiano sintomi urinari.

La struttura diretta dal professor Madonia ogni anno conta più di 150 nuove diagnosi di tumori della prostata. Inoltre negli ultimi tempi, la struttura ha attratto sempre più pazienti, spesso con una diagnosi già definita, che desiderano ottenere risposte in termini di terapia.

L’Urologia dell’Aou dal mese di ottobre ha avviato l’attività chirurgica robotica. Sono già 40 gli interventi realizzati con il robot Da Vinci. “Da quando ci serviamo di questa nuova tecnologia – chiude Giusy Romano – più del 70 per cento degli interventi vengono eseguiti con tecnica video laparoscopica robot assistita. I casi sono chiaramente studiati e selezionati per essere trattati con questa tecnica»”. 

Il Bollino Azzurro

È il nuovo riconoscimento che identifica proprio i centri ospedalieri che garantiscono un approccio multiprofessionale e interdisciplinare nell’ambito dei percorsi diagnostici e terapeutici rivolti alle persone con tumore alla prostata.

L’iniziativa (H)Open Weekend – che si svolge il 18, 19 e 20 marzo – gode del patrocinio di Associazione italiana Radioterapia e Oncologia clinica (Airo), Collegio italiano dei primari oncologici medici ospedalieri (Cipomo), Fondazione Aiom (Associazione italiana di Oncologia medica), Società italiana di Uro-Oncologia (SiUrO) ed è resa possibile anche grazie al contributo incondizionato di Bayer.

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