A Sassari la mostra in 27 pannelli che racconta la drammaticità della guerra

La mostra “Uomini in guerra”.

L’istituto scolastico Kennedy a Sassari organizza la mostra “Uomini in guerra” in via Michele Coppino, 1/3.

La Mostra rientra in un progetto elaborato con la collaborazione delle cattedre di Italiano e Storia e di Lingue straniere e dagli alunni di questo Istituto. L’esposizione racconta, in 27 pannelli, il periodo particolarmente tragico della storia italiana che ha inizio il 25 luglio del 1943, data della caduta del fascismo, fino alla conclusione della II guerra mondiale con la resa della Germania del 1945.

L’inaugurazione della Mostra che si terrà il prossimo 3 febbraio 2020, con inizio alle ore 17 e 30. All’inaugurazione presenzierà Rosanna Arru, assessore comunale alla Cultura, Sport, Attività educative, e Pari Opportunità, accompagnata dall’assessore Antonio Sassu, assessore comunale ai Servizi Sociali e Politiche della casa. La Mostra, dopo il giorno dell’inaugurazione, sarà aperta da martedì 4 a giovedì 6, dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.

I pannelli in mostra illustrano la sequenza dei drammatici eventi successivi alla resa incondizionata dell’Italia, a cominciare dal tragico destino dei soldati italiani, abbandonati dai vertici militari senza ordini chiari in Francia, Corsica, nei Balcani, nelle isole dello Ionio e del Dodecaneso. Si continua con le testimonianze della ricostruzione del nuovo esercito, la formazione del I Raggruppamento Motorizzato- impiegato per la prima volta nella battaglia di Monte Lungo dell’8 dicembre 1943 – la costituzione dei Gruppi di Combattimento e la liberazione delle grandi città del nord compiuta dagli oltre 530.000 militari che presero parte alle operazioni in Italia.

Obbiettivo di Uomini in guerra è la riflessione sul contributo della nuove Forze Armate italiane alla lotto contro il nazifascismo, costata il sacrificio di 87.000 uomini e 640.000 prigionieri internati dai nazisti perché si rifiutarono di collaborare con la Repubblica sociale italiana. Furono inoltre molte migliaia i militari che scelsero di combattere nelle formazioni partigiane. Concludono la mostra pannelli dedicati a Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia e Vigili del Fuoco

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