Sicurezza stradale, a Sassari riparte il progetto On the Road

Il progetto di sicurezza stradale a Sassari.

È ripartito lo scorso fine settimana con rinnovato slancio On the Road, il progetto promosso dalla Polizia locale di Sassari per portare prevenzione e consapevolezza direttamente nei luoghi del divertimento giovanile. Dopo l’ottima accoglienza riservata alla prima edizione, il programma è tornato a popolare piazze e spazi pubblici con un approccio incentrato sull’incontro, il confronto e la partecipazione attiva, lontano dai toni cattedratici e dai formalismi istituzionali.

In piazza Fiume, sede della prima uscita della nuova stagione, gli agenti – formati specificamente per l’intervento sul campo – hanno incontrato cittadini di ogni età, offrendo la possibilità di sperimentare strumenti tecnologici capaci di simulare gli effetti psicofisici legati all’uso di alcol e sostanze stupefacenti. Visori e dispositivi interattivi hanno aiutato i partecipanti a comprendere, in modo diretto e coinvolgente, quanto possa alterarsi la percezione e quanto possano rallentare i tempi di reazione, rendendo pericolosa – e spesso fatale – la guida in stato di alterazione.

L’iniziativa ha preso forma nel 2024 grazie a un finanziamento ministeriale da 250mila euro, che ha permesso di avviare un percorso di sei mesi durante i quali sono stati raggiunti oltre cinquemila giovani, a partire dai 14 anni. L’obiettivo dichiarato del progetto è contribuire in modo concreto alla diminuzione degli incidenti stradali legati all’abuso di alcol e droghe, una piaga che colpisce in particolare le fasce d’età più giovani. I dati raccolti dalla Polizia locale nel primo semestre dell’anno raccontano un fenomeno in allarmante crescita: 768 incidenti totali, di cui 227 con lesioni e 119 causati da conducenti tra i 16 e i 25 anni. Tra questi, 34 guidatori sono stati sorpresi in stato di ebbrezza alcolica e 12 sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.

“La proiezione su base annua – ha osservato il comandante Gianni Serra – delinea uno scenario che non può lasciare indifferenti, considerando che nel 2024 si sono contati 1.356 incidenti in dodici mesi. È pur vero che, fino a oggi, si nota una riduzione degli episodi con conseguenze drammatiche”. A completare il quadro, le sanzioni elevate tra gennaio e giugno: 143 per uso del cellulare alla guida, 130 per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e 83 per eccesso di velocità.

Nell’edizione 2024, tra giugno e ottobre, il progetto ha coinvolto anche una “équipe di strada” formata da educatori e agenti, selezionati anche per la loro vicinanza anagrafica ai giovani frequentatori della movida sassarese. Il linguaggio diretto, l’uso di video virali diffusi tramite social network come TikTok, i gadget e i visori per simulazioni hanno rappresentato strumenti utili per entrare in relazione con ragazze e ragazzi nei luoghi che più frequentano, dalle piazze centrali come Tola, d’Italia, Castello e Azuni, fino a Platamona, via Roma, via Asproni, Ottava e le aree adiacenti a locali notturni e discoteche. Da ottobre a dicembre, l’attività è proseguita nelle scuole superiori e in altre piazze della città, dove si è cercato di costruire un dialogo duraturo, anche attraverso esperienze concrete e testimonianze.

Per il 2025 l’impostazione resterà fedele allo spirito originario del progetto. Gli operatori, appositamente formati, torneranno a incontrare giovani tra i 15 e i 30 anni nei luoghi da loro più frequentati, con l’intento di favorire una maggiore consapevolezza dei pericoli legati alla guida in stato di alterazione. Materiali informativi cartacei e digitali, video a forte impatto emotivo, ma anche momenti di scambio autentico con singoli o gruppi saranno alla base di una strategia che punta su empatia, ascolto e costanza.

L’intervento, pur sviluppandosi per piccoli passi, mira a scardinare pregiudizi e barriere, affrontando anche resistenze e tensioni, spesso inevitabili quando si cerca di entrare in contatto con realtà giovanili complesse. Attraverso il dialogo e l’esperienza diretta, l’obiettivo è innalzare progressivamente il livello di attenzione verso la sicurezza stradale, promuovendo comportamenti responsabili e una cultura della prevenzione che possa diffondersi non solo tra pari, ma anche verso le generazioni più giovani.

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