Strade disastrate a Sassari, l’ammissione di Campus: “Servirebbero 30 milioni”

La situazione delle strade di Sassari.

In riferimento ad un’emergenza come quella della disastrata rete viaria di Sassari, il sindaco Nanni Campus, alla fine, è costretto ad ammetterlo: mancano i soldi. “Ci vorrebbero 30 milioni di euro, ma non li abbiamo”, dice il primo cittadino a margine della presentazione del report 2020 della polizia locale di Sassari, illustrato oggi nella Sala Langiu. 46 pagine di grafici, tabelle, numeri, che traduce i 12 mesi di lavoro nell’emergenza covid col freddo diagramma dei dati.

Ma dietro le cifre si nasconde l’azione concreta e continua degli uomini della Municipale, come testimonia il suo comandante. “Un anno intenso, condizionato dalla pandemia – spiega Gianni Serra -. Sono state impiegate risorse strumentali e umane importanti per arginare il diffondersi dell’epidemia”. 30mila ore di pattugliamento durante l’emergenza covid, oltre 18mila le persone identificate, 1020 quelle sanzionate per la violazione delle prescrizioni.

La girandola di numeri si fa vertiginosa quando Serra illustra le cifre relative ai dispositivi di protezione individuale. “Abbiamo consegnato 44540 mascherine chirurgiche, 41mila di quelle di comunità, 1240 del titpo FFP2″. Meno sintetico ma più impressionante l’intervento, in collaborazione con la Protezione Civile, in soccorso della popolazione priva di qualsiasi mezzo di sostentamento. Basti citare soltanto le 1400 persone raggiunte con l’iniziativa della “spesa sospesa”, prosegue.

Dall’emergenza sociale e sanitaria a quella relativa ai reati: “Sono aumentate le operazioni di polizia giudiziaria, in quantità e qualità”, continua il comandante che poi sottolinea il lavoro analitico sugli incidenti, indagati secondo cause, ubicazione e periodo. “Sono dati che servono per studiare le strategie di contrasto ai fenomeni illeciti”, conclude.

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