Spaccio in centro a Sassari, dibattito social tra razzismo e polemiche

b&b sassari poliziaFoto di repertorio

I cittadini esasperati per lo spaccio a Sassari.

I residenti del centro di Sassari sono esasperati per la presenza di spiacciatori tra le vie cittadine. Sul gruppo “Segnala a Sassari” uno di questi ha denunciato la situazione di corso Trinità durante le ore notturne. L’episodio ha scatenato un grande dibattito.

Erano le 23 quando stavo attraversando corso Trinità – racconta sui social un residente – All’uscita c’erano alcune macchine in fila. All’altezza del tabacchino, un tizio aveva accostato, era sceso in fretta e aveva attraversato la strada verso la piazzetta. Il traffico procedeva lentamente. Mi ero voltato e, all’angolo, un nigeriano con la barba aspettava il suo cliente, trafelato, come se tutto quello fosse stato normale, tra gli sguardi rassegnati dei passanti e dei turisti che, dalla fontana di Rosello, stavano raggiungendo la sede di un Gremio, dove si sentiva la musica del tamburo”.

L’episodio ha scatenato un grande dibattito in città, dividendo le opinioni anche in merito a commenti razzisti. Tra questi, infatti, è intervenuta l’associazione “Costituente per Sassari” ricordando che non ha senso sottolineare il colore della pelle degli spacciatori. “Ma che differenza farebbe se -come capita molto spesso- a vendere fosse stato un sassarese anziché un nigeriano? Quando (e dico, quando!) capiremo che il delinquente è delinquente punto e basta e come tale va trattato senza che rilevi il colore della sua pelle? – intervengono al dibattito sotto il post -. Vi ricordate il fastidio di tutti noi sardi quando all’epoca dei sequestri ci chiamavano tutti indistintamenti pastori sequestratori? Adesso non facciamo noi l’errore che facevano nei nostri confronti. Nel centro storico ci sono poco più di 3000 extracomunitari. Purtroppo tra loro ci sono una ventina di delinquenti che dovrebbero essere individuati e controllati, e sono in proporzione molti di meno di quanti vivono purtropo nel resto della città. Tutti gli altri extracomunitari vivono e vogliono vivere pacificamente contenti di stare in un Paese civile, ospitale e senza persecuzioni”.

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