L’Università di Sassari con cinque atenei protagonista del progetto Panviride.
Arrivano i primi importanti risultati del progetto di ricerca “Panviride”, dedicato allo sviluppo di farmaci antivirali ad ampio spettro, iniziativa, finanziata con 2 milioni di euro attraverso i fondi PNRR – Missione 4, Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, vede protagonista l’Università di Sassari insieme ad altri cinque atenei italiani e alla biotech italo-americana ViroStatics Srl.
Dopo un anno di attività, durante un incontro a Perugia sono stati presentati i primi frutti della ricerca: quattro candidati preclinici con comprovata attività antivirale ad ampio spettro, e numerose molecole attive contro virus respiratori e trasmessi da vettori, alcune delle quali si distinguono per meccanismi d’azione innovativi.
Non solo: il team ha anche individuato combinazioni terapeutiche sinergiche, capaci di potenziare l’efficacia dei singoli composti, segnando un passo avanti significativo verso nuovi approcci antivirali.
Il progetto, coordinato dal professor Marco Radi dell’Università di Parma, si muove all’interno del paradigma One Health, che integra salute umana, animale e ambientale. Al consorzio partecipano anche le università di Perugia (Oriana Tabarrini), Pisa (Simone Brogi), Sassari (Antonio Carta), Salerno (Gianluca Sbardella) e Catanzaro (Stefano Alcaro). Il partner industriale ViroStatics Srl è guidato da Franco Lori.
Nei prossimi mesi il progetto entrerà nella fase di ottimizzazione e validazione preclinica dei candidati più promettenti, contribuendo a rafforzare la preparazione scientifica e tecnologica dell’Italia di fronte a future minacce virali.