Il Comune di Siligo entra nella Rete “Città delle Streghe” assieme a quello di Benevento
Siligo raggiunge il Comune di Benevento e il suo sindaco Clemente Mastella, nella rete delle “Città delle streghe“.
“Progetto nato con l’obiettivo di unire e mettere in rete i territori italiani che custodiscono memorie, leggende e simboli legati all’immaginario della stregoneria. La firma del documento è avvenuta alla presenza del sindaci di Benevento, Mario Clemente Mastella, e Siligo, Giovanni Porcheddu“.
Cosa prevede l’accordo
- promuovere in forma coordinata attività culturali, turistiche, educative e promozionali legate al tema della stregoneria, intesa come fenomeno storico, antropologico e simbolico;
- condividere materiali, esperienze e contenuti utili alla narrazione comune;
- partecipare attivamente ad eventi, progetti e attività di ricerca nell’ambito della Rete.
“Il Comune di Benevento, in qualità di capofila, avrà il compito di coordinare le attività della Rete, curare le comunicazioni tra i Comuni aderenti e proporre linee guida, manifestazioni e progettualità comuni, nonché promuovere bandi e opportunità di finanziamento.
Il protocollo avrà durata triennale, con possibilità di rinnovo, e si propone come strumento di cooperazione culturale, turistica e istituzionale tra gli enti locali, finalizzato a generare sviluppo e opportunità per i territori coinvolti”.
I sindaci Mastella e Porcheddu
“Con questa firma – dichiarano i sindaci Mastella e Porcheddu – rafforziamo il legame tra comunità che, pur distanti geograficamente, condividono un patrimonio di tradizioni e memorie che meritano di essere valorizzate e trasmesse, diventando motore di crescita culturale ed economica”.
A Benevento, in occasione della firma, era presente anche Paolo Bellotti, presidente dell’associazione Intrecci Culturali, promotrice del Festival Ammajare, recentemente svoltosi a Siligo, luogo in cui visse Julia Carta, donna vissuta alla fine del Cinquecento, accusata di eresia e perseguitata dall’Inquisizione.
Il Festival Ammajare, prendendo spunto dalle antiche inquisizioni e dalle ingiustizie subite da figure come Julia Carta, intende raccontare le attuali forme di giustizia distorta: dalle persecuzioni che si consumano oggi sui social – come il cyberbullismo e il fenomeno degli haters – a tutte quelle situazioni in cui i più fragili vengono colpiti e relegati ai margini, in una società che ancora tende a colpevolizzare ed emarginare i diversi e gli ultimi”.