Oltre duemila piante di marijuana e furto d’acqua: denunciati padre e figlio a Siligo

Sequestro di marijuana dei carabinieri a Siligo

Padre e figlio 19enne denunciati dai carabinieri per furto d’acqua e possesso di 2.206 piante di marijuana a Siligo. I carabinieri hanno scoperto che nel terreno della casa di famiglia c’era una piantagione illegale di marijuana. Per innaffiare le piante e per l’uso domestico c’era un allaccio abusivo alla condotta idrica principale. Per il furto d’acqua denunciati sia il 19enne sia suo padre. I carabinieri forestali hanno verificato l’assenza di tracciabilità delle piante che si presentavano in varietà e misure differenti tra loro. Hanno anche appurato la natura illegale, confermata anche dagli accertamenti qualitativi effettuati presso il Ris di Cagliari su alcuni campioni: presentavano un valore di Thc del 18% circa.

Operazione condotta dai carabinieri del Nucleo operativo di Sassari e della Compagnia di Bonorva, con l’aiuto dei Cacciatori di Sardegna e dal distaccamento Nipaaf di Alghero. Durante la perquisizione dell’immobile i militari hanno trovato alcune infiorescenze già lavorate. Al termine delle attività le piante sono state estirpate. Per la piantagione illegale è scattato il sequestro. L’operazione si inserisce nelle ampie attività di contrasto eseguite dai militari dell’arma verso le piantagioni illegali di canapa indica, pratica molto diffusa nell’area rurale e che spesso si maschera con apparenti piantagioni light.

Solo nell’ultimo anno e mezzo sono diverse le operazioni antidroga nel territorio di Siligo. Ad agosto 2021 i carabinieri avevano trovato una piantagione con 3.600 piante. A febbraio 2022 l’arresto di un giovane del paese trovato con due chili di marijuana nell’auto.

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