La condanna del sindaco di Sorso sul caso del furetto impiccato.
Nelle campagne di Li Casini, a Sorso, nei giorni scorsi è stato rinvenuto il corpo senza vita di un furetto, vittima di un gesto crudele e inaccettabile. L’animale era stato impiccato, una scoperta che ha allarmato chi l’ha trovato e ha richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine. Sul caso si è espresso con fermezza il sindaco di Sorso, Fabrizio Demelas, che non ha esitato a condannare duramente l’accaduto.
Pochi minuti dopo la segnalazione, la Compagnia barracellare di Sorso, affiancata dai carabinieri della Compagnia di Porto Torres, si era recata sul posto per avviare le indagini. Con la massima attenzione, gli agenti hanno raccolto ogni elemento utile per ricostruire la dinamica di questo gesto crudele e raccapricciante.
Il sindaco Demelas ha sottolineato: “A nome mio personale e dell’intera amministrazione comunale, desidero esprimere la più ferma e profonda condanna per l’ignobile atto di violenza commesso nei confronti del povero animale, il cui corpo è stato ritrovato senza vita nelle campagne di Li Casini, in territorio di Sorso. Si tratta di un gesto crudele, inaccettabile sotto ogni profilo, che suscita sgomento e indignazione nella nostra comunità”. Per il primo cittadino, questo episodio non rappresenta solo un attacco contro un essere indifeso, ma una violazione diretta ai principi di rispetto, civiltà e convivenza che caratterizzano il tessuto sociale.
Demelas ha poi aggiunto come la violenza sugli animali sia un campanello d’allarme inquietante, che non può trovare spazio nella società moderna. “Questo episodio, purtroppo non isolato, ci conferma quanto sia ancora necessario investire energie nella promozione della tutela del benessere animale e nella relativa sensibilizzazione“, ha spiegato il primo cittadino. Ha infine espresso pieno apprezzamento per il lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine, auspicando che le indagini permettano di individuare il responsabile.