Dalla Serie A alla periferia: la mappa del calcio in Sardegna

Il calcio in Sardegna è un patrimonio diffuso, uno sport che attraversa territori e generazioni in modo capillare. Come nel resto d’Italia, il pallone è parte della vita quotidiana, ma nell’isola assume una sfumatura particolare perché rappresenta un punto di incontro e un modo per affermare l’identità di un territorio spesso lontano dai riflettori. La Sardegna è ricca di realtà sportive, sia maschili che femminili, che competono nelle diverse categorie professionistiche e dilettantistiche. Al centro di questo universo c’è inevitabilmente il Cagliari, la società più rappresentativa della regione. Oggi milita in Serie A ed è guidata in panchina da Fabio Pisacane, figura molto amata per la sua storia personale e il suo legame con la piazza rossoblù. Attorno al club ruota una comunità vastissima, capace di riempire stadi, seguire le trasferte e mantenere vivo un senso di appartenenza che va oltre il risultato sportivo.

Il Cagliari è inoltre un punto di riferimento importante per il calcio giovanile. Il suo settore giovanile ha fatto emergere talenti come Barella, oggi protagonista in Serie A con l’Inter e in Nazionale, e Fabio Liverani, passato un anno nel vivaio rossoblù. Negli ultimi anni la società ha investito anche nel movimento femminile con la creazione di una squadra di calcio a 5, impegnata nel campionato di Serie A, e con un articolato settore giovanile femminile che coinvolge ragazze dall’Under 14 all’Under 20. Proprio la crescente attenzione verso il calcio femminile ha portato molti appassionati a informarsi con maggiore frequenza. Per restare aggiornati sulle novità del settore, è diventata un’abitudine sempre più diffusa leggere tutte le ultime sul Cagliari Calcio femminile sul sito cagliaricalcio-news.it, uno dei punti di riferimento per chi segue l’universo rossoblù.

Le altre realtà femminili

Accanto al Cagliari, il calcio femminile in Sardegna vanta altre realtà solide e radicate sul territorio. Una delle più note è la Tharros, squadra con sede a Oristano che milita nel campionato di Serie C. La società ha avviato negli ultimi anni un percorso di crescita costante, investendo sulla formazione delle giovani atlete e sul rafforzamento della struttura sportiva.

Sempre in Serie C troviamo una delle realtà storiche del movimento femminile isolano, la Women Torres Calcio, con sede a Sassari. La Torres femminile rappresenta la naturale continuazione di una tradizione sportiva, oggi il club lavora per costruire un percorso solido, puntando su programmazione e crescita interna.

A Sassari è attiva anche l’Atletico Uri femminile, anch’essa impegnata nel campionato di Serie C. La società, originariamente focalizzata sul settore maschile, ha investito con convinzione nel movimento femminile, contribuendo ad arricchire ulteriormente il panorama calcistico sardo.

La Torres

Se il calcio femminile guarda al futuro, c’è una squadra che rappresenta invece il legame più profondo con la tradizione del pallone in Sardegna, la Torres. Fondata a Sassari, è il club più antico dell’isola, un simbolo storico che ha attraversato più di un secolo di calcio italiano. La Torres milita oggi nel campionato di Serie C e mantiene vivo un legame fortissimo con la comunità sassarese. I suoi colori sociali, il rosso e il blu, sono gli stessi del capoluogo e rappresentano da sempre un tratto distintivo del club.

Nei decenni la società ha conosciuto momenti di grande notorietà, attraversando stagioni memorabili, promozioni, retrocessioni e ripartenze. La sua importanza non dipende soltanto dai successi sportivi, ma dal ruolo culturale che ricopre nel panorama isolano.

Il calcio della provincia che cresce

Chiudendo la mappa del calcio sardo, un ruolo importante è ricoperto dalle squadre che militano in Serie D, spesso veri punti di riferimento per le comunità locali. L’Olbia, storicamente legata alla Gallura, porta con orgoglio il bianco e simboli come la nave e Tavolara. A Sassari opera il Latte Dolce, realtà ormai stabile nel panorama dilettantistico. Più recente è invece la crescita del Monastir, promosso per la prima volta in Serie D nella stagione 2024-2025 e oggi una delle realtà più dinamiche dell’isola. Completa il quadro il Budoni, anch’esso in Serie D e da anni una presenza costante e riconoscibile del calcio regionale.