A Sassari il Fight club championship, spazio alle arti marziali miste

Il Fight club championship a Sassari.

Il Fight club championship regala emozioni e combattimenti di alto livello. L’edizione numero undici della manifestazione che mette al centro le Mma (arti marziali miste) si chiude con un successo sportivo oltre che di pubblico. Sette incontri con quattordici atleti che hanno dimostrato di possedere tecnica e preparazione. Il match event della serata è andato al piemontese Teodoro Scolieri dell’Accademia Torino. Gli atleti delle scuole sarde, all’interno della gabbia allestita al Tarantini Center di via Venezia a Sassari, hanno ben figurato davanti a una platea dalle grandi occasioni. In grande evidenza per il team Tarantini Morgan Capocci, Medu Mbengue e Jessica Meloni che vincono con stile.

Quello tra Scolieri e Silvano Pais del team Tarantini è stato davvero un match stellare. Un incontro senza esclusioni di colpi che ha visto il piemontese portare a casa una vittoria meritata. L’atleta di Sorso, allenato da Angelo Tarantini, ha mostrato di possedere un grande movimento e un fiato interminabile. Pais doveva tenere a bada un avversario più alto, ben strutturato dal punto di vista fisico e anche più esperto. L’atleta della Tarantini lo ha quasi sempre tenuto al centro del ring ma Scolieri più di una volta è stato in grado di sferrare colpi da vero e proprio Caterpillar. Tre round da tre minuti che, talvolta, sono sembrati anche quasi interminabili. Pais ha provato più volte a portarlo a terra ma il piemontese, dall’alto anche della sua statura, lo ha controllato tenendo le redini del match. Il sassarese conquista il terzo round ma ai punti è Scolieri a portare a casa la vittoria.

Regala scintille l’unico match femminile in programma al Fcc11, tra Beatrice Marcialis (Chang Peuk) e Jessica Meloni (Tarantini). E sono davvero tanti i colpi che le due “guerriere” si sono scambiate all’interno della gabbia. Calci alti e una serie di boxe che neanche i match maschili hanno fatto vedere. Il dominio della Meloni, pluricampionessa italiana di Muay thai, è stato nettoBeatrice Marcialis ha fatto davvero tanto, di tutto per contrastarla, ma Jessica Meloni ha conquistato i tre round e il giudizio unanime dei giudici di gara le ha assegnato l’incontro. Nel match tra Morgan Capocci e Simone Manca (team Puddu) si è vista da subito la voglia di vincere di Capocci.

L’atleta del team Tarantini controlla l’avversario, lo colpisce con una serie di boxe e poi lo porta a terra, sia nel primo sia nel secondo round. Quindi fa “volume” disteso sul suo avversario – come gli urla l’angolo – così da avere il controllo. Ed è proprio così che vince. E Puddu, nel tentativo di uscire dalla presa, finisce invece nella morsa di Capocci, quella che il sassarese ha cercato per tutto il match. Una presa al collo che costringe Puddu ad arrendersi al terzo round prima del gong finale. 

Medu Mbengue ha stile, è veloce e colpisce con i piedi e di pugni. Gilberto Sitzia (team Puddu) è più robusto, ha tecnica ma deve fare attenzione al gap rappresentato dalla differenza di altezza con il suo avversario. L’atleta del team Tarantini, oro ai campionati italiani juniores di Roma disputati a fine marzo scorso, però non lascia scampo a Sitzia. E in meno di due minuti porta a casa il match per KO, con diretto al volto che manda al tappeto Sitzia. 

Nell’incontro tra Nicolò Stangoni (team Tarantini) e Danilo Gungui (Officina 24) è proprio quest’ultimo a partire per primo, a prendere le misure, ad atterrare l’avversario e tenerlo a terra fino al suono del gong.

Alla ripresa Stangoni prova a tenerlo a bada e non sono mancati gli spunti dell’atleta allenato da Tarantini. Gungui non si fa sorprendere e la sua difesa regge. Ma è nel terzo e ultimo che Stangoni si scatena e porta a segno una serie di pugni e di attacchi che esaltano anche il pubblico. L’atleta di Tarantini vince il terzo round ma il verdetto finale dei giudici è per Gungui

Nell’incontro tra Samuele Cafaro (Luta livre) e Giuseppe Maltoni (Nur Mma) c’è molta tattica, studio dell’avversario e qualche colpo che, tuttavia, non ha impensierito nessuno dei due, tra l’altro giovanissimi. Qualche iniziativa in più l’ha avuta Maltoni che ha portato qualche tecnica d’attacco in più. Una strategia che, alla fine dei tre round, gli ha fatto vincere il match. 

Sono subito scintille tra Daniel Candia (Luta livre)  e Gabriele Zirulia (Nur Mma di Porto Torres). Candia ha portato subito una serie di colpi che Zirulia accusa. Ma è nel secondo round che l’atleta della palestra di Porto Torres recupera, atterrando il suo avversario e dominando la parte centrale del match. Anche il terzo round è suo nettamente e a fine incontro i giudici, all’unanimità, gli assegnano la vittoria.

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