Affitti solo stagionali ad Alghero: “Giovani fuggono via dalla città”

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I consiglieri di minoranza denunciano la situazione degli affitti ad Alghero.

Il problema “affitti” investe pesantemente anche Alghero. A denunciarlo il gruppo “Per Alghero”, di Gabriella Esposito
Pietro Sartore e Mario Bruno. Non è soltanto il caro-affitti per gli studenti, ma è complicato trovare case con canoni di locazione annuali o a lungo termine. “Contratti solo stagionali rendono complicato per le giovani coppie restare in città – dicono i consiglieri – favorendo per Alghero un ruolo di esclusività e di temporaneità che mal si concilia con le esigenze delle famiglie sempre più impegnate a fare i conti con l’inflazione, con il costo del denaro che porta a dover fare i salti mortali per sopravvivere”.

Stando alla denuncia dei consiglieri, molti giovani stanno fuggendo dalla città per andare a vivere nei paesi limitrofi e interni, che offrono maggiori opportunità di trovare case in affitto a chi non può permettersi di acquistare casa o accendere un mutuo. “Una città che espelle i suoi giovani non ha futuro”, ribadisce il gruppo “Per Alghero”.

In città ci sono circa 28.000 abitazioni e 10.000 di queste non sono abitate. “Quarantamila posti letto in seconde case vuote – aggiungono i consiglieri -. E’ noto come, negli anni, interi quartieri siano stati svuotati a favore di un uso e consumo esclusivo di turisti e benestanti. Le politiche di questa amministrazione di destra sembrano sempre più rivolte verso chi vive Alghero solo in modo fugace, passeggero, molto meno l’attenzione appare rivolta ai residenti, e soprattutto alle nuove generazioni. Ma anche gli anziani che sostengono spesso i giovani, fungendo da vero ammortizzatore sociale, non riescono più a svolgere questa funzione”.

La minoranza, così, si è rivolta all’amministrazione comunale. “La vita è troppo cara – dicono -. Eppure, è importante sapere come questa priorità risponderà alla reale domanda della popolazione algherese, alla domanda di servizi dei quartieri, alle centinaia di abitanti in graduatoria di assegnazione di un alloggio popolare e dei giovani che non trovano una casa adatta alle loro esigenze. Un tema che il preliminare del PUC dell’amministrazione algherese non ha affrontato minimamente, quasi non fosse un problema. E che ora dobbiamo affrontare in Consiglio comunale, con proposte concrete. Le nuove edificazioni devono essere orientate a risolvere la questione dell’abitare, privata o pubblica, sociale (social housing), in cooperative, di autocostruzione, assistita”.

La soluzione dei consiglieri di opposizione sembra essere quella di creare i presupposti per efficaci politiche della casa, per identificare aree e interventi per la realizzazione dell’edilizia pubblica, per forme di co-housing e l’autocostruzione, anche tramite prescrizioni che prevedano adeguate cessioni all’amministrazione comunale delle superfici edificabili. La costituzione di un patrimonio di edilizia pubblica o privata a canone calmierato tramite meccanismi e prescrizioni urbanistiche che prevedano possibilità di accordi di cessione degli alloggi in cambio di premialità volumetriche. Un’altra proposta della minoranza è l’istituzione di meccanismi normativi che favoriscano la destinazione delle abitazioni come casa di residenza. “E nell’immediato, dare risposta – coinvolgendo la Regione – attraverso contributi all’affitto più consistenti ed in tempi più celeri di quelli attuali, visto che che l’amministrazione Conoci è lontana anche dalla determinazione della graduatoria definitiva per gli aventi diritto. Servono più risorse e soprattutto occorre sbloccare un mercato che non è fatto per gli algheresi che cercano casa. Subito”, concludono i consiglieri.

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