Alghero, polemica sull’ospedale marino: “Non basta cambiare gestione, va ristrutturato”

La risposta dell’azienda ospedaliera universitaria sull’ospedale marino di Alghero.

Continua ad Alghero la polemica sulla situazione dell’ospedale marino. La temporanea interruzione delle attività nelle sale operatorie dell’ospedale era arrivata tra febbraio e marzo, dopo una segnalazione da parte del responsabile dell’anestesia dell’asl di Sassari che aveva fatto presente che la struttura non fosse sicura. Un successivo sopralluogo dell’ufficio tecnico dell’azienda ospedaliera universitaria di Sassari aveva confermato come le sale operatorie del marino non fossero a norma. Quindi il responsabile per la sicurezza, la prevenzione e la protezione sui luoghi di lavoro – rspp – dell’azienda ospedaliera universitaria aveva escluso la possibilità di adibire quei locali a uso sanitario, in quanto privi dei requisiti indispensabili. Di conseguenza era stata disposta la chiusura temporanea.

La direzione strategica dell’aou, in collaborazione con la asl di Sassari, ha perciò spostato temporaneamente gli interventi chirurgici degli ortopedici all’ospedale civile, dove sono presenti gli anestesisti rianimatori. I pazienti rimangono qui per 36 ore – periodo di tempo considerato critico dopo un intervento – e vengono seguiti dagli ortopedici del marino per il tempo necessario. Quindi fanno rientro all’ospedale di via Lido.

Nei giorni scorsi i capigruppo della maggioranza del consiglio comunale di Alghero hanno chiesto la retrocessione della gestione dell’ospedale marino cittadino all’azienda sanitaria. E’ arrivata puntuale la risposta in una nota unitaria dell’azienda ospedaliero universitaria e della asl di Sassari, che sottolineano che la vera urgenza sia quella della messa a norma della struttura.

Si scelga una qualsiasi altra azienda del sistema sanitario regionale alla quale affidare la struttura di via Lido, ma la situazione dell’ospedale marino di Alghero non potrà essere diversa e le sue sale operatorie continueranno a essere, sempre, non a norma. Una situazione che richiede una ristrutturazione e un adeguamento. I pazienti potranno essere operati al marino soltanto una volta che saranno pronte le nuove sale operatorie.”, sottolineano asl e aou.

L’ aou a luglio ha approvato un progetto esecutivo per la ristrutturazione e adeguamento del blocco operatorio dell’ospedale. Il 3 agosto ha pubblicato la gara per i lavori sulla piattaforma mepa – mercato elettronico della pubblica amministrazione – che ha come scadenza il 16 settembre. “L’obiettivo dell’azienda di viale San Pietro è quella di chiudere la procedura di aggiudicazione entro il mese di ottobre e avviare così i lavori che avranno una durata di 105 giorni – prosegue la nota – . Per ristrutturare e adeguare la prima delle tre sale saranno necessari circa 984mila euro“.

Una volta concluso questo iter sarà avviato quello per le altre due sale operatorie. Alla fine dei lavori, l’ospedale marino “Regine Margherita” dovrebbe avere tre nuove sale iso 5 e un complesso operatorio tra i più moderni e tecnologici della Sardegna.

L’aou di Sassari da gennaio di quest’anno, cioè dal momento del passaggio della struttura dalla asl all’aou come previsto dalla legge 24/2020, ha investito nel marino 1 milione e 300mila euro di fondi propri ai quali si aggiungono 4,5 milioni di euro finanziati dalla regione e che serviranno alla rinascita dell’ospedale che presenta notevoli criticità.

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