Corrado Sorrentino è arrivato nelle acque di Capo Caccia per ricordare la piccola Amelia

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Il nuotatore Corrado Sorrentino fa tappa a Capo Caccia per ricordare sua figlia Amelia.

Corrado Sorrentino, conosciutissimo e stimato istruttore di nuoto ed ex nuotatore cagliaritano, è giunto al parco di Porto Conte, con la sua “Amelia’s Swimming Marathon“, un giro di Sardegna a nuoto a tappe con cui intende raccogliere fondi da destinare all’ospedale microcitemico di Cagliari.

L’atleta ha dato vita alla maratona di nuoto dopo aver perso Amelia, sua figlia di 7 anni, ricoverata in rianimazione all’ospedale Brotzu di Cagliari 4 anni fa. Numerose le tappe in tutta la Sardegna, Sorrentino stavolta ha raggiunto le acque dell’area marina protetta di Capo Caccia, nuotando a largo delle coste della penisola di Capo Caccia, proveniente da Porto Ferro, ed ha fatto visita al Parco di Porto Conte.

Dopo essere arrivato a nuoto, l’istruttore di nuoto ha visitato la sede del parco e i suoi musei, mostrando apprezzamento per “Teleia” il tunnel immersivo virtuale dei fondali dell’area marina. Poi ha raccontato durante l’Assemblea del parco naturale regionale di Porto Conte la sua “missione” dedicata ai più piccoli in ricordo di Amelia. Al nuotatore è stata donata la pubblicazione sulle bellezze di Porto Conte.

Si tratta della 36esima tappa della sua impresa, oltre 700km a nuoto. Sorrentino è partito lo scorso primo luglio da Cagliari, ed ha percorso tappe di 12 chilometri al giorno. Oggi partirà con la 37esima tappa da Capo Caccia verso Alghero dove sarà accolto nel pomeriggio nella spiaggia delle Bombarde dalle associazioni natatorie locali, colleghi e amici. Poi ripartirà verso la costa bosana e concluderà la maratona con la 58 esima tappa, a Cagliari, il prossimo 28 agosto.

In questa edizione del suo giro di Sardegna a nuoto Sorrentino ha lo scopo di acquistare apparecchiature per il monitoraggio multiparametrico da destinare al reparto di oncoematologia pediatrica del Microcitemico di Cagliari, che consenta ai medici di seguire a distanza i bambini ricoverati.

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