Sanità ad Alghero, i comitati pronti a una mobilitazione

Sanità Alghero

Due comitati pronti a mobilitarsi contro la Sanità ad Alghero.

Il Comitato spontaneo per la difesa della salute pubblica e quello dei fiocchi azzurri fiocchi rosa hanno annunciato di essere pronti a mobilitarsi contro la situazione della Sanità ad Alghero. Le associazioni denunciano la presenza di numerosi servizi e reparti depotenziati e a rischio chiusura.

U“na classe politica che prosegue nel percorso di smantellamento e che non riesce a intervenire in maniera risolutiva sulle molteplici criticità che gravano sulle persone più fragili e su un territorio sempre più abbandonato – dichiarano i due comitati -. Una politica di declassamento delle nostre strutture e di una pluriennale presa per i fondelli, con annunci e assicurazioni che non sono mai andate a buon fine. Non possiamo più tollerare questo stato di cose, è finito il tempo delle parole, delle promesse. E’ arrivato il momento di prendere seriamente in mano una situazione che è decisamente sfuggita”.

I Comitati cittadini per la difesa della salute pubblica sono pronti a una protesta per sollecitare la Regione e in particolare l’assessore alla Sanità, la dirigenza ASL di Sassari a una tempestiva soluzione delle criticità. “Coinvolgeremo i cittadini, la commissione consiliare della sanità, le associazioni, gli operatori sanitari, i sindacati, le forze politiche e sociali del territorio”, affermano in una nota i due comitati.

La situazione ad Alghero.

La Sanità ad Alghero sta vivendo un momento di crisi, analogamente ad altri presidi ospedalieri in Sardegna. Liste d’attesa, pediatria a rischio chiusura, medicina con la mancanza di operatori, chirurgia, cardiologia senza il turno notturno, lungodegenza inesistente, terapia intensiva, atto aziendale scarso di programmazione territoriale, emergenza territoriale 118 e emergenza territoriale guardia medica. “Queste sono alcune delle gravi criticità su cui i comitati per la difesa della salute pubblica stanno focalizzando la prossima protesta – concludono -. Non è più rimandabile l’assunzione del personale medico e infermieristico mancante nei vari reparti e servizi, quello esistente è fortemente stressato visti i turni massacranti a cui sono sottoposti. Difendiamo la tutela della salute come bene imprescindibile e fruibile da parte di tutta la comunità”.

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