I problemi d’acqua a Castelsardo.
Abbanoa ha già comunicato che, a seguito di un intervento di riparazione da parte di Enas, sulla condotta idrica adduttrice denominata Coghinas II, verrà sospesa la fornitura di acqua grezza verso i potabilizzatori di Castelsardo e Sassari. Pertanto, dalle 6 di martedì 18 luglio alle 8 del giorno seguente, anche a Castelsardo mancherà l’acqua di rete e si potranno verificare disagi per interruzione/riduzione della produzione, anche alle utenze ubicate nei comuni di Sassari, Porto Torres e Tergu.
“Abbiamo già inoltrato richiesta per avere a disposizione le autobotti di acqua potabile, che purtroppo non sempre vengono garantite, mettendo a conoscenza del problema anche il Prefetto di Sassari Paola Dessì – afferma il sindaco Antonio Maria Capula – la quale ha prontamente risposto che resta in attesa di cortese assicurazione, da parte di Abbanoa, in relazione ai servizi idrici sostitutivi richiesti”.
Gli acquedotti del Coghinas I e II, alimentati tramite le centrali di sollevamento dall’invaso di Casteldoria sul basso Coghinas, a Santa Maria Coghinas, erano stati realizzati dalla Cassa per il Mezzogiorno tra la fine degli anni ’60 e la prima metà degli anni ‘80, per l’approvvigionamento degli agglomerati industriali di Porto Torres (Marinella), Sassari (Truncu Reale) e Alghero (San Marco).
La condotta del Coghinas II, che serve quasi esclusivamente gli impianti di potabilizzazione di Abbanoa di Castelsardo, Truncu Reale a Sassari e Monte Agnese ad Alghero, fa soffrire il territorio da tempo immemore con guasti alle giunzioni dei tubi e fuoriuscite d’acqua che, per le caratteristiche dei terreni di posa (in gran parte sabbiosi), non sempre appaiono in superficie ma proseguono l’abrasione della superficie esterna del tubo, provocando la lesione del calcestruzzo, la corrosione dell’armatura in acciaio e anche la rottura dei fili d’acciaio più esterni. Quanto più è alta la pressione (anche 12 bar sul Coghinas II e 4,5 sul Coghinas I), maggiore è la dispersione d’acqua e conseguentemente anche la sua azione abrasiva.
Il numero dei guasti si aggira intorno ai 45/50 annui (quasi uno ogni settimana), equamente distribuiti fra i due acquedotti, dei quali circa la metà necessitano per l’esecuzione delle riparazioni, l’interruzione dell’approvvigionamento idrico. Mentre per le altre località interessate dalla mancata erogazione, sono stati attivati “by pass” o la possibilità di alimentazione alternativa in caso di emergenza, il Comune di Castelsardo è sempre quello che rimane quasi completamente all’asciutto e maggiormente paga la situazione emergenziale.
Per ovviare a questa importante problematica, lo scorso 19 aprile il Consiglio comunale ha provveduto ad adottare la variante al vigente Programma di Fabbricazione, presentata da Enas (Ente acque della Sardegna) in data 9 febbraio 2023, ed è stata immediatamente trasmessa alla Direzione generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia della RaS al fine dell’approvazione del progetto esecutivo.
Infatti, la società Abbanoa S.p.A., gestore unico del Servizio idrico integrato, da anni porta infatti avanti, tra le altre cose, il progetto denominato “Schema n°1 Casteldoria – Diramazione per Castelsardo e Aglientu” che coinvolge una parte dell’agro del comune di Castelsardo. Il progetto ha come scopo quello di manutenzionare e sostituire le condotte di adduzione, per i centri urbani principali di Castelsardo e Aglientu, dal nuovo impianto di potabilizzazione di Pedra Majore di Sedini, cioè collegare il potabilizzatore della Città di Castelsardo, decisamente sottodimensionato e quindi soggetto anche a frequenti “non conformità per la potabilità delle acque”, a quello di Pedra Majore di Sedini.
Inoltre, il 22 luglio, il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ha firmato i decreti che hanno consentito l’avvio degli atti per erogare la prima tranche del finanziamento destinato alla Sardegna per le opere idriche con fondi del Pnrr, per un finanziamento pari a 110 milioni di euro per le opere del sistema idrico multisettoriale regionale.
Il più grosso intervento, ben 66 milioni di euro al netto dell’Iva, tra i sei interventi finanziati dal PNRR in Sardegna, nell’ambito degli investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico, riguarda i lavori di manutenzione straordinaria con sostituzione e/o risanamento strutturale di diversi tratti degli acquedotti Coghinas I e Coghinas II (quella che interessa Castelsardo), per i quali è beneficiaria Enas che ha già appaltato i lavori lo scorso giugno, e si appresta alla consegna ed all’avvio delle opere.
Il termine ultimo del termine lavori, previsti in ciascun contratto applicativo, dovrà essere fissato entro e non oltre la data del 31 marzo 2026, come imposto dalla tipologia del finanziamento Pnrr.
“Questa è la situazione aggiornata del problema che affligge la nostra città e delle soluzioni adottate per la loro completa risoluzione – conclude il cindaco Antonio Maria Capula –. Problematiche che non coinvolgono solo la nostra città ma che, grazie alla disponibilità ed alle continue interlocuzioni con la Regione Sardegna attraverso i propri assessori e funzionari, con Enas, Egas, Abbanoa, la Rete Metropolitana ed il Prefetto di Sassari, sono in fase di risoluzione attraverso, appunto, l’attivazione del collegamento del potabilizzatore con quello di Pedra Majore ed i lavori finanziati attraversi il PNNR per la sostituzione di diversi tratti del Coghinas I e II“.