Stintino



Stintino, paradiso con vista l’Asinara

Stintino si protende verso l’Asinara, offrendo uno scenario mozzafiato. La sua spiaggia più famosa, La Pelosa, vanta un fondale limpido e bassissimo, sabbia candida e un mare turchese che sfuma in tutte le tonalità dell’azzurro. Accanto ad essa si trova la Pelosetta, chiusa da un isolotto con una torre aragonese del XVI secolo.

Dalla terrazza naturale a duecento metri d’altezza, si gode di una vista panoramica unica sull’isola Piana e sul parco nazionale dell’Asinara, raggiungibile da Stintino con un breve tragitto in traghetto. Il territorio stintinese è bagnato da due mari: a ovest il suggestivo “mare di fuori”, con coste frastagliate e calette di sabbia e ciottoli, e a est il “mare di dentro”, con coste basse e riparate.

La storia di Stintino

Stintino era un borgo di pescatori, fondato nel 1885 da famiglie liguri provenienti da Cala d’Oliva sull’Asinara. Il paese, comune dal 1988, sorge su una lingua di terra tra due insenature, i porti Vecchio e Nuovo, ed è famoso per i suoi gozzi in legno a vela latina. La storia di Stintino è legata alla pesca del tonno, come testimonia il museo delle Tonnare allestito nella tonnara “Saline”, attiva fino agli anni Settanta del XX secolo. Dal turismo balneare, sviluppatosi a partire dagli anni Sessanta, Stintino ha tratto nuova linfa vitale.