Ambulanza bruciata a Sassari, nessuna raccolta fondi: “Ci rialzeremo più forti”

Le indagini sull’ambulanza bruciata a Sassari.

Il giorno dopo l’incendio che ha completamente distrutto un’ambulanza pediatrica del Soccorso Sant’Anna, a Sassari, le indagini proseguono senza sosta. Escluso il cortocircuito e appurato che si è trattato di un atto doloso, resta l’amarezza. Il reggente dell’associazione, Paolo Azzena, ha colto l’occasione per chiarire che non verrà avviata alcuna raccolta fondi e ringrazia le forze dell’ordine.

Nessuna raccolta fondi per la nuova ambulanza pediatrica.

“Non intendiamo avviare alcuna raccolta fondi. Tuttavia la situazione è particolarmente complessa poiché si tratta di un atto vandalico, il che rende molto improbabile l’ottenimento di un risarcimento per il mezzo danneggiato – afferma Azzena -. Tuttavia, non ci scoraggiamo, perché sappiamo di essere un’associazione forte e unita, dal direttivo ai soci volontari, capace di affrontare le avversità con determinazione. Nonostante le problematiche interne sorte in questo periodo, che si aggiungono all’atto criminale dell’altra notte, ci rialzeremo con le nostre gambe, dimostrando che, anche di fronte alle situazioni più dure, possiamo farcela, per il bene di Sassari. Nonostante le difficoltà, siamo grati a tutti coloro che ci hanno dimostrato la loro vicinanza in questo momento”.

L’attentato incendiario contro l’ambulanza del Soccorso Sant’Anna a Sassari.

Nella notte tra giovedì e venerdì, gli autori hanno agito quando sapevano che nell’area non c’erano persone presenti. Il mezzo neonatale è andato completamente distrutto, e anche una seconda ambulanza è stata danneggiata, in modo meno grave. I vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente con due autobotti, impedendo che le bombole di ossigeno presenti nell’ambulanza potessero causare un’esplosione con conseguenze devastanti.

La gratitudine alle forze dell’ordine e la grande solidarietà.

“Desidero esprimere gratitudine alle forze dell’ordine che sono state al nostro fianco fin dai primi momenti. È grazie a persone come loro che possiamo ancora credere nella giustizia. Ancora una volta, grazie a tutti per essere stati al nostro fianco. La vostra presenza e il vostro supporto sono stati fondamentali e ci hanno toccato profondamente. Continueremo a lottare con coraggio, pronti a superare qualsiasi ostacolo”, conclude il reggente.

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