A Sassari e in provincia tante truffe sopratutto ad anziani.
Aumentano anche in provincia di Sassari le truffe, che è il territorio tra i più colpiti in Italia per questo tipo di reato. Vittime sopratutto persone anziane e in difficoltà che, purtroppo, non essendo esperti di informatica, o soffrendo di malattie e di solitudine, diventano le prede perfette di malintenzionati.
In pochi giorni sono avvenute due truffe in provincia di Sassari. L’ultima a danno di un’anziana, avvenuta ad Alghero, da parte di un uomo e una donna, che si sono finti avvocati. Fortunatamente sono scattati gli arresti per entrambi i casi.
Sassari tra le province con più truffe.
Già nel 2023, in un rapporto de Il Sole 24 Ore, intitolato “Indice della criminalità”, la provincia di Sassari si trovava al 39esimo posto per truffe e frodi informatiche. Nel Sassarese ci sono 476,1 denunce ogni 100mila abitanti, un numero altissimo. Il rapporto analizzava 106 province del Paese. Cagliari, invece, occupa la 56esima posizione, preceduta da Nuoro che è 46esima. Ciò significa che la provincia è prima in Sardegna per questa tipologia di reati.
Tutte le ultime truffe a Sassari.
La truffa più recente è quella del figlio in arresto. Il malintenzionato si finge un avvocato o un rappresentante delle forze dell’ordine e chiede una cauzione al malcapitato dicendo che serve per liberare il proprio parente che si trova agli arresti per omicidio o per altri gravi reati, come è avvenuto ieri pomeriggio ad Alghero e anche a Sassari una settimana fa.
La truffa del finto poliziotto o carabiniere è quella che sta andando per la maggiore in provincia di Sassari, ma ci sono anche altri tipi di raggiri, come gli SMS di finte banche da parte di hacker che convincono le vittime a consegnare loro gli accessi ai loro conti correnti.
I consigli delle forze dell’ordine per difendersi dalle truffe.
Visti i recenti accadimenti, i consigli dei carabinieri per difendersi dalle truffe sono quella di chiudere la porta a chiave e non aprire mai a sconosciuti se si è soli.
In caso di necessità, presunta o reale, chiamare immediatamente il numero di emergenza 112 e soprattutto che nessun carabiniere e/o appartenete alle forze di polizia chiederebbe mai il pagamento, in contanti e/o in monili in oro, quale cauzione per la liberazione di una persona cara.
Si ribadiscono alcune precauzioni da mettere in atto per prevenire una truffa:
-non rilasciare codici identificativi di carte di credito o bancomat;
-mai rilasciare al cellulare informazioni relative ai propri dati personali;
-durante i prelievi agli sportelli automatici degli istituti di credito assicurarsi che non siano presenti persone alle vostre spalle e coprire con la mano la tastiera;
-non indicare mai i luoghi in cui conservate gli effetti personali;
-non accettare corrispondenza indesiderata, assicurarsi sempre che il mittente sia da voi conosciuto e che abbia davvero avuto il pensiero di recapitarvi un plico,
-mai aprire mai la porta di casa agli sconosciuti specie quando si è da soli;
-non affidare i propri soldi e/o oggetti preziosi a persone sconosciute.