L’inchiesta sulla gestione del patrimonio di un’anziana di Sassari e l’accusa di circonvenzione di incapace.
La vicenda giudiziaria che vedeva un medico accusato di circonvenzione di incapace nei confronti di una donna di Sassari prende avvio a Sassari da una segnalazione presentata alla Guardia di finanza dai familiari di una donna di 85 anni, poi scomparsa. I figli avevano notato movimenti bancari anomali, con diversi versamenti effettuati a favore di un medico radiologo di Alghero, persona che la donna frequentava da tempo.
Secondo l’accusa, il professionista avrebbe approfittato delle condizioni di fragilità della pensionata, facendosi consegnare otto assegni per un importo complessivo di circa 38 mila euro. La Procura aveva ritenuto che il medico fosse consapevole dello stato di infermità psichica dell’anziana e avesse agito con l’obiettivo di appropriarsi del suo denaro.
Le condizioni cliniche e il periodo contestato.
Nel corso del processo è emerso che nel 2019 alcuni accertamenti sanitari avevano diagnosticato alla donna un disturbo neurocognitivo degenerativo. La consulente tecnica aveva descritto una patologia in grado di compromettere progressivamente l’autonomia nelle attività quotidiane.
Tuttavia, la difesa ha concentrato l’attenzione sulla collocazione temporale della diagnosi. Gli assegni contestati risalivano infatti al periodo 2017-2018, quando – secondo diversi testimoni – la donna conduceva una vita autonoma, guidava l’auto e frequentava abitualmente amici e conoscenti.
Le argomentazioni della difesa.
Nel dibattimento è stato evidenziato come l’anziana, nello stesso periodo, gestisse un patrimonio rilevante. Emetteva pagamenti con strumenti diversi, vendeva immobili per cifre consistenti e prestava garanzie personali per importi elevati, senza che nessuno avesse mai sollevato dubbi sulla sua capacità di intendere e di volere.
La difesa ha inoltre sostenuto che, anche qualora fosse esistita una patologia in fase iniziale, questa non sarebbe stata percepibile all’esterno né retrodatabile con certezza al periodo oggetto delle contestazioni.
La decisione del Tribunale di Sassari.
Il Tribunale di Sassari ha valutato le prove dell’accusa e della difesa, ritenendo non dimostrato l’elemento centrale del reato. I giudici hanno escluso l’esistenza di raggiri e hanno accolto integralmente la ricostruzione difensiva.
Il tribunale di Sassari ha pertanto assolto il medico radiologo algherese Gianni Maria Penduzzu dall’accusa di circonvenzione di incapace perché il fatto non sussiste.





