A Sassari scoperti altri 5mila evasori totali. Deciso un ritocchino alla Tari

La decisione del Consiglio comunale di Sassari.

A Sassari aumenta la Tari. Passato a maggioranza, nei giorni scorsi in Consiglio comunale, l’incremento della tassa sui rifiuti dal 2,8 al 4% sulle utenze domestiche e da 3 al 4,5% per quelle non domestiche. A motivarlo l’assessore all’Ambiente Antonello Sassu che ha voluto ricordare come comunque le tariffe sassaresi siano più basse rispetto a Cagliari, Olbia e Oristano e che, nel confronto con alcune realtà nazionali – l’esempio è stato quello di Roma, lo scarto sia di 150 euro in meno per il capoluogo turritano. Tutto questo, ha sottolineato l’assessore, nonostante la crescita dei costi – più 5,4% – e le penali che il Comune deve corrispondere alla Regione per essere ancora lontano dal traguardo del 65% minimo per la raccolta differenziata.

L’impegno sul tema dell’amministrazione, ribadito da Sassu, vede l’arrivo di nuovi veicoli per la raccolta, il rafforzamento dei controlli da parte della polizia locale con due agenti dedicati, dei barracelli e la spedizione di 70mila guide per istruire su come fare la differenziata. Resta però da vincere la battaglia contro l’inciviltà di chi continua a non conferire come, quando e dove dovrebbe: “Ho l’impressione però – conclude l’esponente di giunta – che da qualche mese si sia innestato un meccanismo virtuoso e che il cittadino sappia di avere un alleato nel Comune”. Dal suo canto il titolare delle deleghe al Bilancio Carlo Sardara ha comunicato la scoperta di 5.347 evasori totali, la cui individuazione ha permesso di abbassare l’incremento.

L’opposizione ha votato contro, come Fabio Pinna del Pd: “Si vuole derubricare la Tari a un aumento irrisorio ma di fatto è pur sempre un altro balzello che si somma ad altri di questa amministrazione”. Pollice verso pure per il sardista Mariolino Andria che aveva anche segnalato come i cassonetti dell’umido siano in gran parte rotti: “Sarebbe stato meglio non aumentare la tassa ma lavorare di più, come già si sta facendo, sul fattore evasione”. Ultima parola al sindaco Campus che ribatte polemico: “Si chiede un miglioramento e un ampliamento dei servizi ma non si capisce chi dovrebbe pagarli. È la legge che impone che i costi devono essere coperti dalla Tari e quindi dai cittadini. Sentirsi dire che bisogna affidarsi al recupero dell’evasione, francamente ragazzi – conclude il primo cittadino rivolgendosi alla minoranza – …meno male che non state governando”.

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