Prendendo il sole o chiacchierando senza mascherina, 89 sanzionati

I controlli della polizia locale a Sassari.

Proseguono i controlli della polizia locale sul rispetto delle norme per il contrasto al diffondersi del coronavirus. In due sere, venerdì e sabato, gli agenti del Comando di via Carlo Felice hanno emesso 89 sanzioni, a cui se ne aggiungono altre due domenica. Ancora una volta tra i multati ci sono molti ragazzi giovani e minorenni che hanno creato assembramenti (spesso senza mascherina) nel piazzale davanti al Palazzo della Provincia: cinque venerdì sera e ventidue sabato, in quattro diversi gruppi. Tutto il territorio comunale è stato sottoposto ai controlli, che nel fine settimana sono stati ulteriormente rafforzati.

Gli agenti venerdì sera, chiamati dai residenti, sono intervenuti in via Bruno, a Li Punti, dove hanno multato prima dodici ragazzini e poi altri tredici, tutti per assembramento, oltre a tre che non indossavano la mascherina. Poco tempo dopo, in via Venezia, sono state comminate altre sei sanzioni per assembramento, più altre due perché le persone non indossavano i dispositivi per coprire naso e bocca.

Sabato la polizia locale è dovuta intervenire in piazza Fiume, dove più che un sabato mattina di contrasto alla pandemia, sembrava una normale giornata di sole da godere in compagnia: gruppi di persone sedute anche in otto nei tavoli di un locale della piazza che chiacchieravano senza mantenere la distanza interpersonale, assembramenti, persone senza mascherina.

Il bar che non rispettava una serie di regole stabilite dal decreto del presidente del consiglio dei Ministri per contrastare il diffondersi del coronavirus: niente menù plastificato, niente indicazione del numero massimo di posti disponibili, tavoli con più di quattro persone, eccetera. Gli agenti sono poi dovuti intervenire, sempre su segnalazione di cittadini preoccupati, in piazza Moretti (sette sanzioni per assembramenti e due per mancato uso della mascherina), in via Roma (9 sanzioni), oltre alle 22 di piazza d’Italia, che si conferma un luogo dove, soprattutto i più giovani, non rispettano le norme anti-Covid.

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