Coronavirus nelle carceri in Sardegna, “Stop all’arrivo dei detenuti da tutta Italia”

rissa Bancali

Le dichiarazioni per fermare i trasferimenti.

“Drammatica la situazione che vede protagoniste, in queste ore, le carceri italiane. I detenuti, infatti, stanno dando vita a delle vere e proprie rivolte causa mancati colloqui con parenti e famigliari dovuti alle normative relative al coronavirus e, gli agenti della Polizia Penitenziaria – trovandosi in piena carenza di organico e dotazioni – stanno cercando in tutti i modi di sedare tali rivolte”, è quanto dichiarano in una nota congiunta Salvatore Deidda e Fausto Piga, rispettivamente deputato e consigliere regionale di FdI

“Paradossale, quanto sta accadendo nell’isola – proseguono gli esponenti di FdI – dove, ancora oggi, arrivano in Regione i detenuti trasferiti da tutta Italia, anche dalla cosiddetta  “Zona Rossa”, aumentando così i rischi da contagio virus che ormai sta colpendo l’intera Nazione”.

“Il sistema carcerario sardo, non può permettersi di accettare queste continue scelte inopportune da parte del Governo perché già sta affrontando gravi problematiche – già più volte denunciate attraverso interrogazioni – come la mancanza cronica delle figure apicali al sovraffollamento soprattutto di categorie di detenuti ritenuti importanti per pericolosità, quindi, ci sembra inopportuno pensare di trasferire detenuti da altre zone d’Italia, soprattutto da quella etichettata come “Zona Rossa”. Il Ministro della Giustizia e il Dap – concludono Deidda e Piga – smentiscano immediatamente i trasferimenti e a sostegno degli agenti della polizia penitenziaria vengano chiamate le Forze Armate e le Forze dell’Ordine”.

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