Pochi infermieri, mascherine e disinfettanti contati, i posti in rianimazione: Sassari e l’emergenza coronavirus

La dotazione degli ospedali contro il coronavirus.

Poco personale, scorte insufficienti di mascherine e gel disinfettante, appena 23 posti nei reparti di rianimazione per il territorio di Sassari. A descrivere la situazione con la quale il nord Sardegna si appresta ad affrontare l’emergenza coronavirus sono i sindacati.

“La direzione ospedaliera sta lavorando bene su quelle che sono le disposizioni nazionali per il contenimento del contagio – spiega Antonio Monni, segretario territoriale Cisl sanità – . La preoccupazione c’è, quindi massima attenzione e prevenzione”.

Il sindacato degli infermieri entra nel dettaglio. “I posti di rianimazione sono 23, ma da noi arrivano anche pazienti che hanno subito un incidente stradale e altri casi gravi – afferma Alessandro Nasone, segretario territoriale del sindacato Nursing up- . Come sindacato abbiamo chiesto di aprire i posti di rianimazione ad Alghero e di aumentare i posti di terapia intensiva”.

Poi servono assunzioni di personale infermieristico e OS. “C’è una graduatoria appena approvata di circa 2000 infermieri. Gli organici degli ultimi anni sono stati impoveriti, non sono stati sostituiti 44 infermieri andati in pensione, in maternità o aspettativa – prosegue Nasone -. E serve un numero maggiore di dispositivi di protezione individuale tipo mascherine, occhialini, guanti, gel pulizia mani”.

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