Torna la Corsa in Rosa, a Sassari l’iniziativa per dire no alla violenza sulle donne

La Corsa in Rosa a Sassari.

Questa mattina, con partenza da piazza d’Italia, si è svolta a Sassari l’undicesima edizione della “Corsa in rosa“, manifestazione sportivo-sociale promossa dall’associazione “Currichisimagna” in collaborazione con l’Uisp di Sassari, con la finalità di accendere i riflettori sul fenomeno inquietante della violenza di genere.

La manifestazione è stata aperta dalla Banda della Brigata “Sassari”, diretta dal sergente maggiore capo Andrea Cardia, che ha eseguito l’Inno di Mameli e Dimonios, il celebre inno dei “Diavoli rossi”. L’Esercito ha preso parte alle due gare podistiche (una amatoriale e l’altra agonistica) con una nutrita rappresentanza di militari della “Sassari”, che hanno percorso le vie del centro indossando la maglia della manifestazione.

La gara agonistica, disputatasi sulla distanza di sei chilometri all’interno del circuito cittadino, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di alcune atlete di diverse nazionalità, per sottolineare il carattere inclusivo dell’iniziativa. Grazie al tempo di gara fatto registrare al traguardo, il tenente Salvatore Ragonese, ufficiale del 152° reggimento fanteria “Sassari”, ha conquistato il terzo posto assoluto nella classifica generale della competizione. Sul primo gradino del podio, nella categoria master 40, è salito il sergente maggiore capo Mario Antonio De Vita, sottufficiale in forza al Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata.

La manifestazione sportiva è collegata alla cerimonia di inaugurazione del villaggio “Corsa in rosa“, tenutasi venerdì scorso, durante la quale i militari della Brigata hanno allestito una mostra statica di mezzi e materiali e un infopoint per illustrare le opportunità professionali che l’Esercito mette a disposizione dei giovani.

Tra i partecipanti anche il presidente di Confesercenti, Giuseppe Boccia, che tra le varie cose si è occupato delle premiazioni: “Con entusiasmo c’è stata una reazione. C’è stata la voglia di partecipare e la consapevolezza di aver dato un impulso all’economia locale. Iniziative come queste fanno bene”.

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