Dopo rissa il flashmob all’Alberghiero di Sassari: “Prendiamo le distanze”

Stamattina flashmob all’Alberghiero per prendere le distanze dalla rissa di lunedì.

Torna la pace all’Alberghiero di Sassari dopo la rissa tra due minorenni divenuta virale lunedì scorso. Così almeno sembrerebbe suggerire il flashmob di stamattina che ha visto tutta la scuola – dai professori agli studenti al personale Ata – fermarsi per ascoltare “Imagine” di John Lennon. “L’hanno voluto i ragazzi – rivela la dirigente scolastica Antonietta Piras – per prendere le distanze da questo episodio”. Quanto alle ragazze coinvolte nella lite, pare con la partecipazione di due adulti, le autorità scolastiche non hanno preso ancora provvedimenti. “Il primo step – aggiunge la preside – sarà la convocazione del consiglio di classe per questo pomeriggio e d’istituto nei prossimi giorni.

Intanto stiamo ricevendo il supporto della dottoressa Massenti dell’Ufficio scolastico provinciale. Come sapete il dirigente scolastico non può però emettere provvedimenti più ampi”. Così la signora Piras che riferisce di aver parlato con le famiglie delle ragazze, nessuna delle quali al momento ha fatto ritorno a scuola. Restano da capire i motivi dello scontro e il perché dei tanti spettatori rimasti a guardare senza intervenire: “Molti venivano da fuori – commenta la dirigente – non fanno parte della nostra scuola, soprattutto chi incitava alla violenza”. Ancora anonimi coloro che hanno girato i video diffusi in breve tempo su tutti i social.

E’ un male della nostra società. Chi ha filmato e pubblicato pensa in questo modo di diventare immortale. Noi abbiamo organizzato da inizio anno diversi incontri con la polizia e la guardia di finanza proprio per educare i nostri alunni all’uso consapevole dei social”. Poco dopo un’alunna ribadisce il concetto alla base del flashmob: “E’ successo tutto fuori da scuola. Noi abbiamo voglia di imparare”. Conclusa Imagine, il mini-paese da 1300 anime spalmato su duemila mq ritorna alle sue funzioni. L’incidente pare chiuso per adesso e la pace, temporanea o duratura, è vigilata da una volante della polizia parcheggiata con discrezione a poca distanza mentre, a loro volta, alcuni ragazzi la sorvegliano affacciati alle finestre delle proprie classi.

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