Finge di essere stato investito per rubargli i soldi, il furto messo a segno a Sassari

Due casi di furto con l’inganno a piazza Mazzotti nel centro storico di Sassari per due automobilisti

Il furto è in agguato a piazza Mazzotti, nel centro storico di Sassari. Due casi, uno sventato e l’altro riuscito, tra maggio e luglio, di appropriazione con l’inganno dei soldi dello sventurato di turno. L’ultimo in ordine di tempo avviene domenica scorsa, al termine della finale degli Europei vinta dall’Italia. Un uomo, dopo aver visto la partita coi familiari, si reca, trascorsa la mezzanotte a prendere la macchina parcheggiata proprio in piazza Colonna Mariana.

Salito a bordo poggia il borsello sul sedile e mette in moto. Mentre fa marcia indietro spunta dal nulla un giovane che urla d’essere stato investito dal conducente. Quando questi scende per appurare l’accaduto nasce una discussione con la finta vittima conclusasi con quest’ultimo che spintona l’uomo e scappa via dileguandosi nelle vie circostanti. Grande, e amara, la sorpresa del proprietario della vettura quando rientra all’interno dell’abitacolo: il borsello è sparito insieme a soldi, carte di credito, documenti e chiavi di casa.

Inutile rintracciare il presunto ladro, o il possibile complice, in piena notte. Non resta per la vittima che fare denuncia ai carabinieri e sperare che qualcuno ritrovi il maltolto, anche se alleggerito del denaro. Ma quel che è accaduto domenica non è un caso isolato.

Stessa dinamica, stesso luogo ma orario diverso, due mesi fa. Una persona che lavora in prossimità di piazza Mazzotti, alle sei del mattino, posiziona l’automobile nelle vicinanze delle cabine telefoniche. La sua macchina, va precisato, ha i sensori di parcheggio. Quasi al termine della manovra qualcuno bussa al finestrino. Si tratta di un trenta-trentacinquenne che si tiene il polso e lamenta di essere stato colpito aggiungendo: “Devo andare a lavorare. Adesso come faccio?” La persona alla guida rifiuta la versione dell’uomo che, vedendo l’opposizione di chi tentava di raggirare, pretende dei soldi come risarcimento del falso infortunio. Non ricevendoli si allontana sedendosi sui gradini di un vicino circolo. Il conducente, a sua volta, corre via rifugiandosi sul luogo di lavoro senza, per fortuna, che succeda più nulla. Se a lui è andata bene non altrettanto si può dire per il malcapitato di domenica, trovatosi senza borsello, proprio nella notte di festa per la vittoria agli Europei. 

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