Il gas arriverà a Porto Torres, il progetto di Snam contro la crisi

Il gas naturale in Sardegna.

Il gas naturale potrebbe ben presto arrivare in Sardegna grazie ad un progetto di Snam, una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo. L’isola è l’unica regione a non avere una rete interna. Altresì è priva di alcun collegamento con i gasdotti italiani. Nelle scorse ore la società ha chiuso il contratto che prevede l’acquisto della Fsru (Floating storage and rigasification unit), una nave rigassificatrice simile alle 2 unità che consentono all’Italia di usare il gas naturale liquefatto sostituendo il metano importato dalla Russia.

L’utilizzo del carbone.

Il valore del contratto è di 269 milioni di euro e include sia l’acquisto della nave che l’investimento per la sua conversione. La nave metaniera “Golar Arctic” da convertire in unità di stoccaggio e rigassificazione, verrà installata nell’area portuale di Portovesme. Sul fronte energetico, la Sardegna utilizza ancora il carbone per produrre energia, con le due centrali termoelettriche attive a Fiumesanto e Portoscuso, mentre per gli usi industriali e civili viene utilizzato in larga scala l’olio combustibile, gpl e gasolio.

La spola tra i rigassificatori.

Le navi faranno la spola tra i rigassificatori di Panigaglia (La Spezia) e Olt (Livorno) verso l’unità Fsru installata nel porto industriale di Porto Torres per servire i consumi industriali e termoelettrici nel nord dell’isola, oltre al bacino della città metropolitana di Sassari. Lo stesso tipo di unità verrà localizzata nel porto industriale di Portovesme per servire i consumi industriali e termoelettrici nel sud Sardegna, oltre al bacino della Città metropolitana di Cagliari. Infine vi sarà un impianto di rigassificazione onshore nel porto di Oristano, che servirà le aree limitrofe, che entreranno in funzione a partire da giugno del 2024.

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