Il dramma della guerra tocca Sassari: “Lì c’è la mia bambina”

Guerra

La storia di una madre con la figlia bloccata nella guerra in Ucraina.

È guerra. Da questa notte la Russia ha invaso l’Ucraina provocando la morte di centinaia di civili e militari. In una città in particolare, a Dnipropetrovsk, sta una bambina di 15 anni, che suo malgrado deve fare i conti con una situazione molto più grande di lei. Il suo nome è Tania e la madre adottiva, Elisabetta Devilla, vive a Ploaghe. In queste ore non si da pace, si tormenta e spera di portare in Sardegna “la sua bambina“.

L’adozione di Tania.

“Un’amica ha adottato un bimbo ucraino e mi ha convinta a fare altrettanto – racconta la donna -. Così sono riuscita a portare una bambina di 6 anni per tre mesi d’estate e uno a Natale. Non andò bene, così ho adottato Tania, una bambina orfana, che ha dalla sua parte i genitori affidatari d’accordo nel portarla in Sardegna”.

La guerra personale di Elisabetta.

Elisabetta può considerarsi, a tutti gli effetti, una madre coraggio. Aveva appena 40 anni quando è rimasta vedova. Suo marito morì sulla strada Sassari-Olbia, in uno scontro che provocò 4 morti. A causare il sinistro un conducente ubriaco e senza patente. La sua voglia di lottare per la giustizia l’ha fatta aderire all’associazione “Familiari vittime della strada“, della quale è diventata la responsabile provinciale. Ha provato a rialzarsi, nonostante tutto, aprendo un negozio di bigiotteria e articoli da regalo. Lo ha chiamato Tania Bijoux, in omaggio a quella che considera la sua bimba. Ha trovato un compagno e insieme sperano di portarla a Ploaghe.

L’impegno delle associazioni umanitarie.

“Ho sentito la ragazza subito dopo l’attacco russo e mi ha tranquillizzata, forse per non farmi preoccupare. So per certo che hanno bombardato l’aeroporto e i collegamenti sono pressoché impossibili – prosegue la donna -. Lei sta in una casa famiglia e si prendono cura di lei. A Ploaghe è benvoluta, chiedono spesso come sta. Mi sono attivata presso Save the Children e vi è la concreta possibilità che possa arrivare come profuga. Da parte mia ho provveduto ad iscriverla alle Magistrali, a Sassari. Per lei sono pronta ad andare in capo al mondo”.

Condividi l'articolo