“Lavoro al primo posto. La mia candidatura un banco di prova per le altre elezioni”

Il candidato di Pd e Movimento 5 Stelle Corda.

Lorenzo Corda è il candidato del Partito Democratico e Movimento 5 Stelle alle elezioni suppletive per il Senato che coinvolgeranno la provincia di Sassari e Nuoro il prossimo 20 e 21 settembre. Padre di 3 figlie, ha 59 anni ed è docente in un istituto superiore di Sassari. Esperto in edilizia pubblica, gestione del territorio e sicurezza sul lavoro è presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Sassari e si propone a rappresentare il vasto territorio del nord Sardegna al Senato.

Corda, lei è il frutto dell’intesa tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Un’intesa non semplice. Perché ha accettato la candidatura?

“L’accordo è molto più ampio, e riguarda anche i Progressisti Sardi, Demos, Centro Democratico e Articolo 1 – Leu. Quindi l’articolazione è quella governativa. Quando è stato fatto l’accordo per questo nuovo progetto è stata interessata tutta la compagine, ma la parte che attiene a Renzi, ovvero Italia Viva, non ha aderito. Ho accettato per il semplice motivo che si tratta di un progetto molto ampio e riguarda idee non funzionali alla sola elezione, ma riguarda poi eventuali interessi che possono influire positivamente sulla Sardegna, sia per le prossime amministrative come le restanti tornate elettorali“.

Quali sono i programmi e le iniziative che vorrebbe portare avanti nell’interesse del territorio?

“Le iniziative sono semplici e contemporaneamente complesse. Il lavoro, con gli effetti del lockdown, hanno determinato un rallentamento di alcune attività. Il crollo dei fatturati, in altre, e soprattutto i comparti oggi non tutelati che sono in difficoltà totale. Cito ad esempio quello del comparto editoria, nella parte legata ai libri e alla cultura in generale. Da chi si occupa di spettacolo, a tutti gli artisti e il mondo che ruota intorno a loro come i registi e i manager fino al comparto sicurezza. Poi ci sono i giovani, il mondo a cui mi rivolgo particolarmente poiché si trovano in difficoltà a causa della distanza crescente con il mondo del lavoro e dalle loro competenze”.

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La spaccatura nel centrosinistra ha fatto sì che vi fosse un’altra candidatura, quella dell’avvocato Marras. Pensa che questa divisione potrà sottrarvi voti?

“Non guardo gli altri. Posso garantire che Italia Viva è stata contattata per far parte della nostra coalizione. Non ho nessuna paura, né ritengo che possa rubare voti in senso stretto. Perché è una candidatura che si muove già dentro un mondo ben definito e inquadrato con trasversalità che si possono cogliere sia a destra che a sinistra”.

Da mesi la sanità sarda è in emergenza, visto che è impossibile effettuare qualsiasi tipo di visita specialistica. Quali soluzioni per il ritorno alla normalità?

“Non è mia competenza, ma la misura della situazione l’ha data lei stesso. Non sta a me dirlo, poiché la Regione è retta da un governatore che in queste settimane si sta dedicando a sponsorizzare un candidato. Bene farebbe, invece, a dedicare il tempo a risolvere i problemi”.

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