Morì a Sassari per una trasfusione di sangue infetto, condannato il ministero

ospedali

Salvatore Furesi morì a causa di una trasfusione di sangue infetto.

Ottiene giustizia la famiglia di Salvatore Furesi, morto a causa di un tumore al fegato contratto da una trasfusione di sangue infetto nell’ospedale di Sassari. La denuncia era scattata dallo stesso uomo, padre di tre figli, che raccontò al suo legale il caso di malasanità.

Una richiesta di giustizia che è stata accolta dai giudici della Corte di Appello di Cagliari, che hanno confermato la sentenza di primo grado trovando nelle trasfusioni la causa di morte dell’uomo.

Per questo motivo il Ministero della Salute dovrà pagare circa un milione di euro di risarcimento in favore della moglie e dei figli. Soddisfatto l’avvocato, Alberto Oggiano, che tuttavia chiarisce che la battaglia non è ancora finita, visto che l’avvocatura dello Stato potrebbe fare ricorso in Cassazione.

Condividi l'articolo