Sassari piange la morte di Zia Forica, simbolo della cucina in città

E’ morta ieri all’età di 86 anni Zia Forica, fondatrice dell’omonima stotrica trattoria

Se ne va un pezzo di Sassari: è morta ieri zia Forica all’età di 86 anni. Punto di riferimento gastronomico da oltre cinquant’anni con la sua trattoria, Salvatora Dessì era arrivata in città da Giave nel 1960 insieme al marito e al primogenito Gianni: “Con uno zio – lo ricordano affrante le figlie Agnese e Lorella –  hanno cominciato a lavorare in via San Carlo nel centro storico. Poi si sono trasferiti in via Arborea”. Dove rimangono per decenni segnando un’epoca non solo culinaria ma sociale: “Da noi venivano tutti- dall’operaio al al dottore al giudice- e mia madre era sempre disponibile, in particolare coi giovani a cui dispensava consigli”.

Zia Forica, conosciuta per la sua cucina tradizionale, ha acquisito una notorietà capace di superare i confini isolani: “Su un giornale nazionale si è parlato di lei e di come nel suo locale ci si divertisse e mangiasse bene”. Ma la sua fama riceve anche il sigillo del cuoco dei cuochi americano Anthony Bourdain che nella sua guida- “In giro per il mondo”- alle eccellenze del gusto nello Stivale cita proprio la sua trattoria consigliando di mangiare “le lumache, i carciofi e la cordula”.

Nostra madre era una lavoratrice incredibile – affermano le figlie – dalla mattina alla notte non si fermava mai”. La sua era una cucina popolare ma sempre contraddistinta dalla qualità che tuttora i suoi eredi, figlie e nipoti, continuano nel locale di Corso Margherita di Savoia dove si sono trasferiti negli ultimi 25 anni. “Amava preparare la trippa e l’agnello coi finocchietti, erano le sue specialità preferite” aggiungono Lorella e Agnese che tengono a lasciare un ricordo preciso della madre: “Ha sempre avuto la forza di lottare”.

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