Morto durante l’arresto a Chiaramonti, l’autopsia per chiarire le cause

L’autopsia per chiarire la morte di Davide Budroni.

L’inchiesta aperta dalla Procura di Sassari servirà, attraverso l’autopsia, a far luce su cosa sia effettivamente accaduto accaduto mercoledì mattina a Chiaramonti. Un 55enne del posto, Davide Budroni, da tempo in cura per alcuni problemi di salute, era stato ammanettato dopo aver cercato di aggredire i carabinieri.

Intorno alle 6 del mattino, visibilmente alterato, la vittima aveva cercato di avere degli alcolici in un bar del paese. Al diniego del barista, visto che vi era la disposizione di non dargli da bere, sarebbe scattata la reazione violenta dell’uomo con calci e pugni contro la porta.

A quel punto si è ritenuto opportuno chiamare i carabinieri, che sono intervenuti pochi minuti dopo. In questi frangenti una spinta lo avrebbe fatto cadere a terra per immobilizzarlo e ammanettargli i polsi. Pochi istanti dopo un malore lo ha ucciso. Nonostante il tentativo disperato di volontari del Chiaramonti Soccorso di rianimarlo, non c’è stato nulla da fare.

Pochi giorni prima, in una macelleria del paese l’uomo si era reso protagonista di un altro episodio violento. Nel tardo pomeriggio del 20 gennaio, era entrato nel locale urlando e minacciando il proprietario. In quel caso la situazione si era risolta con la mediazione dei carabinieri.

L’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Sassari servirà a far luce su una morte che presenta molti lati oscuri. In particolare dovrà chiarire se la morte è avvenuta per le modalità dell’arresto oppure se a causa del freddo patito durante la notte, visto che era rimasto davanti al bar fino all’ora dell’apertura.

Condividi l'articolo