Nessun protocollo per i casi sospetti negli alberghi in Sardegna, la mozione

La preoccupazione sulle procedure da mettere in campo.

“Quali procedure e quali protocolli devono seguire i titolari delle strutture ricettive sarde in presenza di un eventuale caso sospetto Covid tra gli ospiti o tra i collaboratori della struttura? A questa impellente richiesta di delucidazioni la Regione Sardegna non ha ancora risposto, nonostante sia stata avanzata in primis dagli albergatori dell’isola, già duramente colpiti dal periodo di lockdown e dal successivo periodo di confusione dovuto alle vacillanti dichiarazioni del Governatore sulle modalità di ingresso in Sardegna”.

“Anziché ottenere rassicurazioni da parte della Regione, gli albergatori continuano ad essere estremamente preoccupati per la mancanza di protocolli regionali specifici che consentano loro di gestire eventuali casi sospetti di coronavirus e di proseguire nel contempo l’attività in totale sicurezza. Per questo – spiega la capogruppo del m5s Desirè Manca – è urgente che le indicazioni fornite dall’Oms in ambito internazionale e da Confindustria Alberghi, Federalberghi e AssoHotel su quello nazionale, vengano recepite e adattate al contesto regionale e alle peculiari caratteristiche del comparto turistico- alberghiero sardo, già gravemente danneggiato dai limiti di circolazione imposti dall’emergenza Covid e dalle misure organizzative a cui è subordinata la ripartenza”.

A sollecitare un intervento urgente della Regione è la capogruppo del m5s Desirè Manca, prima firmataria di una mozione (sottoscritta dai consiglieri del m5s Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Alessandro Solinas) che impegna il presidente Solinas e l’assessore alla Sanità Nieddu a convocare urgentemente la Federalberghi Sardegna e le autorità sanitarie regionali per definire un protocollo che consenta di gestire efficacemente l’eventuale caso sospetto di coronavirus all’interno delle strutture ricettive.

“Federalberghi Sardegna lo scorso 4 giugno ha inviato una lettera al Governatore, all’assessore Nieddu e al Commissario straordinario dell’Ats per sollecitare un incontro dal momento che né le linee per la riapertura delle attività economiche e produttive approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, né l’Ordinanza regionale n. 27 hanno regolamentato la gestione dei casi sospetti Covid”.

“È fondamentale che gli albergatori conoscano le procedure da seguire per segnalare al servizio sanitario regionale la presenza di una persona con sintomi da Covid all’interno dell’hotel, come comportarsi in attesa dell’intervento del servizio sanitario, quali protocolli seguire per sanificare e igienizzare i locali e soprattutto quali misure adottare nei confronti delle persone che sono venute a contatto con la persona eventualmente affetta dal virus”. 

“Le conseguenze di una falla nelle procedure di sicurezza potrebbe compromettere ulteriormente e definitivamente la ripartenza delle strutture ricettive della Sardegna. Auspico che il Presidente Solinas si attivi con urgenza affinché d’intesa con i rappresentanti del settore si possa redigere un documento valido che tuteli gli imprenditori del settore e tutti i turisti che sceglieranno la Sardegna come meta sicura. Non c’è tempo da perdere, la Regione si attivi per evitare il verificarsi di situazioni ad alto rischio”.

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