La nostra “prigionia” ai tempi del coronavirus in un video di un team di Sassari

Il video realizzato da Sardinian Life.

Siamo chiamati a un isolamento in casa, un atto dovuto per noi stessi e per gli altri, una “prigionia” tra il morbido del divano e le briciole di qualche snack di troppo che divoriamo tra la lettura di un buon libro o le scene di un film visto e rivisto. Questa è la nostra pena, questa è la condanna alla quale siamo messi alla prova per un breve istante della nostra vita, perché dobbiamo combattere tutti insieme contro un nemico invisibile, con un nome che sembra quello di un modello delle tasse: Covid-19.

Ma la nostra temporanea reclusione tra le mura domestiche a causa della pandemia da coronavirus è nulla se confrontata a quella di uomini e donne che in diversi periodi storici hanno passato giorni, settimane o addirittura anni nella più completa restrizione dei diritti umani. Per loro niente divani, niente snack, niente libri o film, niente di niente. Solo paura, sofferenza, torture fisiche e psicologiche. Questo è il messaggio di “Tutti soffrono… non sei solo” il video realizzato dal team sassarese di Sardinian Life che riporta tre esempi su tutti: quello del leader Nelson Mandela, del marine Robert L. Stirm e della senatrice a vita Liliana Segre. Tre storie diverse tra loro, ma tutte accumunate dalla restrizione sociale tra atroci sofferenze del fisico e dell’anima.

Il video è un messaggio semplice, diretto, che ci fa riflettere su come il nostro sacrificio in questi giorni difficili sia minimo rispetto a quello vissuto da molte, troppe persone. È un nulla, è come se fosse una minuscola briciola di qualche snack di troppo.

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