Cosa aspettarsi dal nuovo Dpcm del governo e i provvedimenti per la Sardegna

Il nuovo Dpcm del governo per il coronavirus.

Il Governo si appresta ad emanare nuove restrizioni per contestare l’ondata autunnale di coronavirus. L’aumento nazionale dei contagi ha indotto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ad adottare ulteriori accorgimenti. Il Dpcm verrà spiegato agli italiani tra martedì e mercoledì, ma intanto dalla riunione di oggi con il Comitato tecnico scientifico.

Le restrizioni riguarderanno i divieti di assembramento, a partire dalle 21, fuori dai ristoranti, il divieto nella vendita di alcolici dopo le 21, e la chiusura dei locali dopo la mezzanotte. E ancora, il numero di persone allo stesso tavolo che non dovranno superare le 6 unità, e la riduzione del numero degli invitati alle cerimonie. Ulteriori restrizioni riguarderanno anche le palestre con limitazioni del numero di persone che possono stare all’interno, e il monitoraggio degli ingressi.

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A differenza di marzo, l’eventuale blocco delle attività verrebbe gestito in maniera diversa e, al momento, viene escluso un nuovo lockdown. Prima di arrivare alle chiusure totali sul territorio nazionale, infatti, si procederà con quelli che sono stati definiti dei mini lockdown localizzati. Tra le regioni a rischio figura la Sardegna insieme a Sicilia, Piemonte, Campania, Basilicata e Lombardia. L’obiettivo dell’esecutivo è quello di chiudere specifiche zone rosse. Ovvero territori circoscritti con focolai che potrebbero estendersi.

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Nel frattempo, il Governo punta a garantire la continuità della didattica. Le scuole, quindi, non dovrebbero chiudere. “Non c’è alcuna ipotesi di provvedimenti restrittivi per le scuole. Il Governo non ne ha affatto discusso. E sarebbe strano il contrario: i dati ci confermano che le scuole sono luoghi molto più sicuri di altri”, ha fatto sapere la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

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