A Sassari guerra tra Comune e due dirigenti scolastici per la concessione delle palestre

Attacco dell’assessora Rosanna Arru contro due dirigenti scolastici.

È guerra tra Comune di Sassari e due dirigenti scolastici. A polarizzare lo scontro le palestre delle scuole che l’amministrazione vorrebbe assegnare, in orario pomeridiano, alle società sportive sassaresi tentando così di sopperire, in parte, alla cronica mancanza di impianti per l’attività fisica.

“Sette dirigenti – così Rosanna Arru, assessora allo Sport e alle Politiche educative, ieri in V Commissione a Palazzo Ducale – hanno aderito al nostro calendario, due no”. L’informazione, di per sé non nuova, cala però, e si sviluppa, nel contesto consiliare con toni accesi ai danni delle due scuole incriminate: l’istituto “Pasquale Tola” e quello della “Brigata Sassari”. “Il loro pronunciamento desta perplessità – attacca l’assessora – . Hanno dato una scusa pretestuosa”. La motivazione addotta dalle due scuole, e dai rispettivi consigli d’istituto che hanno deciso in merito, è l’emergenza pandemica.

“Non capisco come possano negare le palestre – rincara la dose la Arru, affiancata da un dirigente e due dipendenti comunali del servizio Sport, presenti ma silenti – avrei capito se si fossero giustificati con ragioni didattiche ma si sono aggrappati alle norme covid”. Il Tola e la Brigata Sassari, tra l’altro, sarebbero recidivi perché hanno perseverato nel loro intento nonostante due sollecitazioni comunali.

“Ora interesseremo il nostro ufficio legale sulla vicenda e potrei chiedere i verbali dei consigli di istituto”, conclude la Arru, tra l’altro ex dirigente scolastica, a cui dà manforte il meloniano Daniele Deiana che propone la convocazione dei due presidi per avere spiegazioni. Telegrafica e trattenuta la replica di Maria Grazia Falchi, dirigente del “Tola”, raggiunta al telefono da chi scrive: “Il consiglio di istituto, composto da sedici persone – genitori, docenti, personale Ata- e presieduto da un genitore, ha deliberato per due volte all’unanimità di non concedere le palestre almeno finché resterà l’emergenza sanitaria”.

Intanto, a margine della seduta, altre schermaglie, ma in presenza, ancora con la Arru e il consigliere sardista Mariolino Andria. “Sullo sport si poteva fare di più”, afferma Andria scatenando il lungo e appassionato elenco delle cose realizzate, in cantiere e da venire da parte dell’assessora. Rifiutando, forse, il ruolo da alunno distratto, e il timbro veemente della Arru, l’ex candidato sindaco ribatte così: “Se qualcuno vuole intimorirmi la può smettere da oggi perché tanto io non verrò intimorito da nessuno”.

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