I parlamentari divisi sul governo Draghi

Il parere dei parlamentari.

Nessuna unità tra i partiti. L’appello all’unità espresso ieri dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sembra cadere nel vuoto. I parlamentari del Movimento 5 Stelle, infatti, hanno espresso il loro no provvisorio alla formazione di un Governo tecnico guidato da Mario Draghi. Diversa la posizione del Partito Democratico e del centrodestra che invece sostengono più o meno marcatamente l’ex presidente della Banca Centrale Europea.

“Non siamo d’accordo su un esecutivo prettamente tecnico. Ma d’altronde il presidente Mattarella non ha utilizzato questo termine. Ha parlato di governo di “alto profilo” – è il commento di Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle -. Crediamo che al Paese serva invece un governo politico. Per il resto vediamo quale sarà la proposta del premier incaricato e ne discuteremo“.

Attende le decisioni del partito, invece, il deputato del Partito Democratico, Gavino Manca. “Auspico una soluzione per il Paese, che vada incontro alle esigenze dei cittadini in questo momento di grave emergenza sanitaria. Occorre generosità e responsabilità. Quanto alla fiducia deciderò insieme al Pd“, ha affermato.

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Di diverso parere Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia ed ex presidente della Regione Sardegna. “Piuttosto che Conte e Di Maio meglio Draghi. Viviamo uno scenario di guerra nel Paese e questa è la soluzione che ci aspettavamo per fronteggiare l’emergenza – ha esordito il forzista -. Il discorso del presidente della Repubblica è stato ampiamente condivisibile nella valutazione dei rischi e tempi tecnici. Perderemmo non meno di 4 mesi nella quale ci aspettano importanti scadenze. Non si poteva lasciare il Paese in mano a Conte e senza maggioranza. Con Draghi l’Italia torna al centro dell’Europa con autorevolezza e peso“.

Pensiero condiviso da Carlo Doria, senatore del Partito Sardo d’Azione. “Salvini e Fratelli d’Italia sostengono la linea della elezioni anticipate, benché sia una strada percorribile con difficoltà. Concetto peraltro espresso ieri dal presidente della Repubblica – ha affermato l’esponente di centrodestra -. Voterò la fiducia poiché viviamo un momento di crisi sanitaria e socioeconomica, ma anche perché ad aprile ci aspettano importanti scadenze in Europa dove dobbiamo portare un piano per il Recovery Plan“.

“E’ importante avere un Governo nella pienezza dei poteri, un esecutivo di unità nazionale. Se tutti convergessero su un obiettivo comune anziché disperdersi in lotte politiche sarebbe meglio. Mario Draghi è stimato in Europa, competente sul lato economico e soprattutto non ha bandiere politiche. Sostenere la scelta di Mattarella è indice di responsabilità“, ha concluso.

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