A Pasqua Sassari rispetta le regole, ma c’è chi ha provato ad andare al mare

Sono stati oltre 500 i controlli.

Una Sassari deserta e i suoi abitanti ligi alle regole, a parte pochi irriducibili incivili. Questa la fotografia fatta dalla Polizia locale della situazione nel nostro territorio durante il fine settimana di Pasqua. Tra venerdì e lunedì di Pasquetta gli agenti hanno controllato 550 persone e 15 esercizi commerciali, con 26 sanzioni totali, circa il 5 per cento dei controlli, di queste undici soltanto venerdì. Il Comando ha dispiegato pattuglie in tutto il territorio e personale in borghese nelle strade della città.

I controlli, organizzati in modo da fermare ed esaminare tutte le auto che passavano nelle vie pattugliate, si sono concentrati anche nelle zone dell’agro e delle campagne, oltre a quelle aree del Sassarese dove più spesso le persone scelgono di trascorrere le belle giornate in occasione delle Festività. Il nucleo specializzato aeromobile a pilotaggio remoto, e con i suoi tre droni, ha sorvolato Porto Ferro e la zona di Baratz, l’Argentiera e la spiaggia della Frana. Tutte deserte, così come le strade, anche quelle più nascoste e meno conosciute che portano dalla città al mare.

Se tra venerdì e sabato le sanzioni sono state elevate soprattutto a persone che si sono recate in due o più insieme a fare la spesa, domenica si è registrata una sola violazione, mentre il lunedì di Pasqua, una famiglia con minori è stata fermata mentre, con tutto il necessario per fare un pic nic, stava andando verso Platamona. Una donna, residente a Sassari in una regolare abitazione, è stata denunciata per occupazione abusiva di un immobile comunale, due uomini sono stati fermati perché andavano in coppia in campagna per dare da mangiare ai cani, motivazione ammessa dalla legge, ma per un solo individuo, e tre rientravano, tutti nella stessa auto, da un paese limitrofo.

La Polizia locale ha anche ricevuto segnalazioni di droni utilizzati nel centro cittadino e ricorda che l’uso di questi apparecchi è consentito soltanto alle forse dell’ordine e con particolari autorizzazioni. Chi non rispetta le regole rischia denunce penali e sanzioni fino a oltre 60mila euro.

“Sassari si è dimostrata una città rispettosa della collettività che, con grande sacrifico, ha saputo restare ligia alle regole. La popolazione è rimasta a casa e ha cercato di trascorrere le festività nel migliore dei modi, per quanto fosse possibile e per rispetto di chi ha passato gli stessi giorni al lavoro, pattugliando il territorio o nelle corsie di ospedale, per tutelare tutte e tutti noi” ha commentato il sindaco Gian Vittorio Campus, che anche durante l’ultima conferenza stampa, in chiusura, aveva fatto gli auguri di Pasqua alla città, con un appello: “Con tutto il cuore, ancora una volta, vi chiedo un ultimo sforzo, un ultimo sacrificio – aveva detto -. Soltanto così ne usciremo il prima possibile e soltanto così non sprecheremo tutti i sacrifici fatti finora”. Sassari ha fatto proprie le parole del primo cittadino.

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