Lo stanziamento della Regione per la posidonia.
Per il triennio 2020-2022, la Regione ha stanziato 1 milione 800mila euro per far fronte all’insufficienza delle risorse disponibili nei bilanci dei Comuni destinate all’attività di gestione della posidonia depositata sui litorali, così da consentire la fruizione delle spiagge e il contrasto all’erosione costiera. In Sardegna sono 72 i comuni costieri ed almeno la metà, particolarmente nell’ultimo triennio, è stata impegnata in attività di movimentazione della posidonia per decine di migliaia di metri cubi a stagione, con un esborso economico considerevole.
“I depositi di posidonia spiaggiata – ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – sono uno strumento di difesa naturale contro l’erosione costiera e, dove impediscono la regolare fruizione delle spiagge durante la stagione estiva, vanno rimossi dai litorali. Si tratta di attività di gestione da effettuarsi con criteri adeguati per contrastare l’erosione, nel rispetto delle dune e della vegetazione dunale, salvaguardando l’equilibrio delle spiagge”.
I Comuni, quindi, anche tramite i titolari di concessioni demaniali, procedono, comunicandolo ai competenti uffici regionali e statali, allo spostamento temporaneo degli accumuli di posidonia in zone idonee dello stesso arenile o in aree individuate all’interno del territorio comunale, fermo restando che il riposizionamento è ammesso nella spiaggia di origine o in altra spiaggia limitrofa.