Sassari dice no a guerra e al riarmo: la manifestazione

All’Emiciclo Garibaldi il presidio delle realtà pacifiste sassaresi.

Un presidio contro la guerra a Sassari. Ieri la manifestazione all’Emiciclo Garibaldi organizzata da A Foras- Assemblea sarda contro l’occupazione militare – in concomitanza con le altre piazze sarde di Nuoro, San Sperate e Cagliari. A partecipare al sit-in turritano sigle come Caminera Noa, Rifondazione Comunista, Sa domo de Totus, tutte accomunate dal sostegno al pacifismo e il no al riarmo.

Ed è proprio la contrarietà alla decisione dell’esecutivo Draghi di raggiungere il 2 per cento del Pil per la spesa militare entro il 2028 uno dei temi cardine del ritrovo, e tra quelli che sostanzieranno la marcia popolare contro la guerra prevista per il 9 aprile a Decimomannu di cui il presidio è una premessa. La base militare di Decimo, snodo dell’alleanza atlantica, entra così nel mirino della protesta che, come dichiara l’attivista Francesca Solinas, è “a favore dello smantellamento dei poligoni militari, dello smantellamento delle strutture della Nato che fra l’altro mettono in pericolo le popolazioni residenti”.

Una ferita aperta per i partecipanti che invocano lo status di “isola neutrale” per la Sardegna dove non si “testano e producono armi”. Ma il discorso ritorna su quei miliardi destinati al riarmo, una mossa ritenuta inopportuna “in un momento in cui la sanità pubblica ha dimostrato di essere largamente insufficiente e i cittadini non arrivano a fine mese a causa del caro vita”.

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