Ieri seduta della VI Commissione Ambiente sul tema degli animali.
Il fenomeno del randagismo sotto la lente della VI Commissione ieri a Sassari. A offrire una disamina del problema l’assessore all’Ambiente Antonello Sassu che subito ha ricordato, in apertura di seduta, l’ingresso nella Carta costituzionale della tutela degli animali con la legge n°1 dello scorso 11 febbraio e le sue ricadute sugli articoli 9 e 41. Una spinta giuridica che obbliga a creare una rete di protezione e controllo, come spiegato ieri, in particolare per gli animali di affezione. Proprio su cani e gatti si concentra l’attenzione dei commissari e soprattutto sui primi per i quali, dà le cifre Sassu, l’amministrazione spende per la gestione dei quattro canili 576mila euro, all’interno dei quali stanno i 214 mila per quello comunale gestito dall’associazione Qua la zampa.
Da registrare anche i tanti controlli della polizia municipale e delle guardie zoofile: duemila l’anno e oltre 350 sanzioni. “Forse non basta – riflette Sassu- e bisogna essere più severi”. Così come sarebbe importante intervenire sul punto dolente delle adozioni – tra le 80 e le 90 annuali – “troppo poche”. Occorre quindi migliorare gli strumenti per incentivarle anche se- aggiunge il titolare delle deleghe all’Ambiente – “in merito sarebbe utile fare una riflessione sulla necessità di uno psicologo che valuti l’idoneità delle persone adottanti”. Sono infatti molti i casi di chi prende in carico il cane e, nel giro di una settimana, incapace di far fronte alle sue esigenze lo abbandona.
Comunicati poi anche i numeri relativi alle sterilizzazioni – 69 cani al 31 dicembre 2021- e alle microchippature – 724. Sono invece 19 le colonie feline in città che potrebbero però non essere abbastanza per arginare l’aumento degli animali a quattro zampe, tanto da far ipotizzare la soluzione di gattili. Insomma parecchie le criticità – compresa quella con l’Università che non può più fornire i propri specializzandi in Veterinaria nella stessa quantità di prima– così come i costi elevati mentre le risorse sono poche anche per reperire gli alimenti e così Sassu propone delle giornate di sensibilizzazione sulla questione. I commissari Giuseppe Deiana ed Enrico Sini puntano il dito infine sui branchi di cani nell’agro che spesso attaccano gli allevamenti causando importanti danni e per cui propongono una campagna di sterilizzazione da coordinare coi barracelli e i veterinari dell’Asl.