Mandato via da scuola perché senza green pass. Il vicepreside: “Un equivoco”

Mandato via dalla scuola di Sassari perché senza green pass.

Chiede all’alunno il greenpass e poi lo manda via. Questa la versione di un ragazzo del liceo artistico Filippo Figari di Sassari che, stamattina, sarebbe stato invitato a lasciare il plesso di Scala di Giocca dal vicedirigente. Alla base della vicenda una delle norme che regolamentano il ritorno a scuola per gli alunni delle superiori: nelle classi dove si registrano due casi positivi bisogna verificare lo stato vaccinale degli alunni presenti. Proprio la situazione odierna della sezione dell’allievo dove, in teoria, i contagiati erano appunto due. “Venerdì – ci spiega il ragazzo – dalla scuola è arrivato un sms che comunicava lo stato delle cose e, subito dopo, un altro messaggio che annullava il precedente”. Insomma, un solo positivo e la possibilità di ritornare alla didattica in presenza per tutti.

La versione viene confermata dal dirigente dell’Istituto Mariano Muggianu che motiva l’accaduto di oggi come un “disguido causato da un equivoco”. Il vicepreside, non conoscendo il nuovo contesto, avrebbe chiesto una verifica non necessaria. “È stato commesso un errore – continua Muggianu – ma non si può essere accusati se in questa baraonda di normative ogni tanto ci si confonde. Ho chiesto comunque scusa al ragazzo che poi è venuto in sede centrale”. Arrivando, specifica quest’ultimo, a piedi da Scala di Giocca perché, essendo senza green pass, non può salire su un autobus. Aldilà però del fatto burocratico, il problema, a sentire l’allievo, non sta soltanto in questo.

Il vicedirigente avrebbe usato, al momento del controllo, toni piuttosto accesi che, sia il ragazzo che la famiglia, non hanno gradito. Tanto da valutare la denuncia: “Andremo fino in fondo. Non aveva nessun diritto di fare quel controllo e di umiliarlo davanti a tutti” commenta un genitore. Lo stesso vicedirigente avrebbe a sua volta intenzione di adire le vie legali per tutelare la sua immagine dopo che la vicenda è divenuta pubblica con un comunicato stampa di Italexit firmato dal coordinatore provinciale Giovanni Nurra.

Nella nota del gruppo politico fondato da Gianluigi Paragone si chiede “l’intervento immediato del Provveditore agli studi perché sia fermato questo delirio e sia immediatamente ripristinato il Diritto e il buon senso”. Intanto il dirigente Muggianu precisa che nessuno può aver chiesto il greenpass – “Non è previsto per gli alunni” – e cerca di spegnere il fuoco della polemica: “Nessuno di noi ha atteggiamenti punitivi o discriminatori verso qualcuno. Verificare lo stato vaccinale degli alunni è un compito ingrato che cerchiamo di svolgere nel modo più discreto, però è inevitabile che crei disagio”. Infine, la mano tesa verso il giovane: “Siamo disponibili a far recuperare le ore perse oggi”.

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